Falsi matrimoni per permessi di soggiorno messi in piedi da due cittadini pachistani: a Viterbo la Polizia di Stato ha denunciato 9 persone
Donne compiacenti che prendevano compensi tra i mille e i duemila euro per contrarre falsi matrimoni. Tutto finalizzato a far ottenere la carta di soggiorno a cittadini extracomunitari.
Per questo motivo i poliziotti della questura di Viterbo hanno denunciato nove persone. Il reato contestato è quello di indotta falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici.
L’attività d’indagine si è incentrata su alcune richieste di carta di soggiorno con validità cinque anni, segnalate dall’Ufficio immigrazione in relazione a tre matrimoni che erano stati celebrati nel comune di Civita Castellana (Viterbo).
Come si legge sul sito ufficiale della Polizia di Stato, da alcuni approfondimenti fatti dai poliziotti, dalle testimonianze di alcune persone e dall’esame dei documenti è emerso che a organizzare i falsi matrimoni di comodo erano due cittadini pachistani.
Uno dei due uomini, già al centro di un’indagine del 2014 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aveva il ruolo di dare ospitalità e un impiego fittizio ad una cittadina polacca; l’altro, ideatore ed organizzatore di altri due matrimoni, è risultato anche essere testimone di nozze nell’atto dello stato civile e costante punto di riferimento per l’assistenza logistica ai connazionali coinvolti. I due fornivano tutta la documentazione necessaria a perfezionare le unioni coniugali.