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Le opere di Isabella Monari ai Musei di San Salvatore in Lauro

“Relazioni in gioco” di Isabella Monari: in mostra a Roma, ai Musei di San Salvatore in Lauro, dal 22 maggio al 5 giugno 2019

“Relazioni in gioco” di Isabella Monari: in mostra a Roma, ai Musei di San Salvatore in Lauro, dal 22 maggio al 5 giugno 2019

“Relazioni in gioco” di Isabella Monari: in mostra a Roma, ai Musei di San Salvatore in Lauro, dal 22 maggio al 5 giugno 2019

Riflessioni su vizi e virtù della società di oggi emergono dai quadri di Isabella Monari, in mostra a partire dal 22 maggio fino al 5 giugno nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma (piazza San Salvatore in Lauro n. 15).

La personale “Relazioni in gioco”, organizzata dal Museo Mastroianni e da “Il Cigno GG Edizioni”, sarà inaugurata mercoledì 22 maggio, alle ore 19.00. Oltre all’artista, interverranno la curatrice della mostra Caterina Napoleone e il presidente della casa editrice, Lorenzo Zichichi.

Saranno esposte 35 opere, in olio su legno e su tela. “C’è una ragione profonda in Isabella Monari nella scelta di dipingere a olio su tavola i suoi soggetti – spiega Caterina Napoleone – . Le venature del legno sono parte integrante – spesso lasciate a vista – nella resa atmosferica delle sue pitture che trasfigurano un’immaginaria obiettività in una luce tersa – una luce interiore, a tratti esuberante e passionale nei suoi colori sgargianti – che investe, e modula nei chiaroscuri, le figure nei rimandi dei loro gesti. “Il legno diventa parte integrante della scena – sottolinea Isabella Monari – e si lega alle persone (infatti alcuni vestiti sono lasciati “in legno” e non vengono dipinti, ndr): una tecnica per creare maggiore armonia tra sfondo e personaggi”.

Caratteristica peculiare dell’artista è il saper “fotografare gli stati d’animo” nei contesti relazionali, creando un’atmosfera rilassante in una dimensione temporale quasi sospesa. Nei suoi quadri è centrale la “persona”, mai isolata, sempre inserita in un contesto di gruppo. Tra i quadri in mostra, cinque sono stati realizzati nel 2019: “In comunicazione” ritrae gli invitati ad un party, tutti rigorosamente intenti ad usare il proprio cellulare anziché interagire; in“Homo sapiens” un gorilla, “antenato” dell’uomo, un po’ sconcertato, si ritrova ad interrogarsi sui comportamenti degli uomini e delle donne di oggi, ad una festa di carnevale; in “Ricerca del futuro”, alcuni bambini giocano a calcio per strada riuscendo a dimenticare per un attimo gli scenari di guerra che sono dipinti sullo sfondo. E ancora, in “Fuga dall’eternità” l’artista ritrae due personaggi del “Giudizio Universale” di Michelangelo che escono da un quadro e si ritrovano “spaesati” in una galleria d’arte contemporanea interrogandosi sullo stato dell’arte attuale. In “Sparlamento”, infine, l’artista raffigura alcuni politici durante un’ accesa lite in Parlamento, mentre una donna, al centro del quadro, con un’ aria perplessa, quasi avulsa dal contesto, alza gli occhi al cielo.

Tra le opere in mostra è di particolare interesse “Amici oltre i muri” (2018), un quadro realizzato dall’artista per diventare la copertina del libro “Liberi dentro, cambiare è possibile anche in carcere” di Ezio Savasta, volontario della Comunità di Sant’Egidio. Il volume tratta di storie di amicizia, vissute in carcere, che aiutano a riflettere sulla situazione carceraria in Italia.

Non mancheranno, nell’allestimento dei Musei di San Salvatore in Lauro, alcune opere dedicate allo sport (una di queste ha vinto nel 2014 il secondo premio “Commitment to excellence in Art and Sport” al National Art Museum of Sport di Indianapolis).

L’artista, bolognese di nascita ma romana di adozione, figlia di Giovanni Battista Monari, già campione italiano di nuoto, ha infatti sviluppato un suo filone di ricerca sulla tematica del gioco e dello sport, mettendo in luce gli aspetti delle relazioni umane basate sulla condivisione di momenti ricreativi e, per questo, liberi dall’idea stessa di conflitto. Il gioco e lo sport sono in realtà una sublimazione  dello “scontro”, in cui l’umanità di ognuno è fatta salva attraverso regole, rispetto per l’avversario e fair play. Sin dai tempi delle prime Olimpiadi, in cui ogni conflitto tra le città-stato era appositamente sospeso per un mese, l’uomo si riappropriava dei suoi valori attraverso i giochi e il loro messaggio di fratellanza universale, recuperando sé stesso in una dimensione di “lotta pacifica”. “Il tema dello sport – sottolinea ancora Monari – è un pretesto per parlare di ciò che accade oggi, alla luce dei valori che lo sport insegna: l’importanza del gioco di squadra che si contrappone all’individualismo imperante nella società odierna”. Tra i quadri in mostra che si ispirano allo sport c’è “Il punto finale”, “Partita prima della pesca”,  “Il salto”, e “Gioco nel blu”.

“Isabella Monari – dichiara la curatrice della mostra – ha adottato a luogo d’elezione Roma dove, sedotta dalla sua luce, oggi vive e lavora. Da qui, con la purezza adamantina delle sue visioni, sembra percorrere un ideale Grand Tour attraverso i campi di gioco, per cogliere e sublimare le relazioni instaurate dai movimenti dei corpi, che costellano i suoi scenari come bianchi eroi di una trasognata mitologia. Le distese dei campi di golf, le prospettive dall’alto o ravvicinate di un match di cricket o di tennis, gli sguardi assorti dei giocatori che seguono la traiettoria di una palla colpita o lanciata, l’enfasi di una partita di polo o delle corse al galoppo negli ippodromi, il triangolo di una regata, sono solo alcuni dei suoi temi prediletti. A questi si aggiungono gli orizzonti del litorale romano, sfondo a partite di volley o di football, o quelli delle anse del Tevere con i loro impianti sportivi su cui affacciano le tribune degli spettatori, dove la vibrante resa della natura rimanda al paesaggio classico colto con spirito e occhi moderni. Una quinta che s’innerva nei boschi e nelle radure in cui ambienta duelli di schermidori per enfatizzare una metafora del rapporto dell’uomo con il mistero che lo circonda”.

L’ingresso alla mostra è gratuito e si accede per invito (info: redazione@ilcigno.org).

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