Due Canadair dei Vigili del fuoco sono decollati dall’Italia verso Israele, alle prese con l’emergenza incendi boschivi
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, d’intesa con il Dipartimento della Protezione civile e il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, ha disposto l’invio di due Canadair CL 415, per fronteggiare i vasti incendi che stanno interessando l’area centrale dello Stato d’Israele, a pochi chilometri dalle città di Tel Aviv e Gerusalemme. I violenti incendi boschivi, che hanno portato all’evacuazione preventiva di oltre 3.500 persone, erano già attentamente seguiti dal nostro Paese in stretto contatto con le autorità israeliane.
I velivoli sono partiti, questa mattina, dall’aeroporto di Ciampino (RM) su richiesta del Governo locale, nell’ambito del Voluntary Pool del Meccanismo europeo di Protezione Civile, strumento dell’Unione europea nato per rispondere tempestivamente e in maniera efficace alle emergenze che si verificano su un territorio interno o esterno all’Unione, attraverso la condivisione delle risorse di tutti gli Stati membri.
A supporto dei piloti, al fine di tenere i necessari contatti con le autorità locali di protezione civile, saranno sul posto anche un rappresentante del Dipartimento della Protezione Civile italiana e uno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Sindacati Vigili del fuoco: bene cooperazione tra Stati
A pochi giorni dall’annuncio del lancio in ambito europeo dello strumento operativo RescEU, che coordinerà e gestirà l’attività della flotta antincendio europea per la prossima estate, grazie al Centro di coordinamento per la risposta alle emergenze (ERCC) che sarà situato a Bruxelles, questa mattina 2 canadair dei Vigili del Fuoco italiani sono partiti alla volta di Israele, dove da diversi giorni ci sono numerosi incendi boschivi.
“La riposta immediata dell’Italia, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, non si è fatta attendere – dichiarano Fernando Cordella (ANPPE) e Antonio Barone (FEDERDISTAT-CISAL) responsabili sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – questo fa ben sperare che nella prossima legislatura europea si punti sempre di più ad un sistema di cooperazione tra stati, in particolare avviando concretamente un Meccanismo Europeo di Protezione Civile.
“L’Italia, ed in particolare, il Corpo Nazionale dei Vigili Fuoco con le sue potenzialità, flotta antincendi e USAR, può contribuire sicuramente a costruire quel sistema di solidarietà tra stati europei in situazione di emergenza che tanto serve” concludono i due sindacalisti.