Multa da 2,4 milioni di euro dell’Agcom a Sky per le variazioni al pacchetto Sky Calcio e il diritto di recesso per gli abbonati
L’Agcom ha accertato che in merito alla vicenda del pacchetto Sky Calcio, Sky Italia S.r.l. non ha ottemperato alla diffida e all’ordine impartiti con la delibera n. 488/18/CONS, condotta sanzionabile ai sensi dell’art. 98, comma 11, del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259.
Per questo l’Autorità ha comminato a Sky una multa di 2,4 milioni di euro ai sensi dell’art. 98, comma 11, del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259.
La contestazione dell’Agcom
Come si legge sul provvedimento “nell’ambito delle attività di vigilanza svolte dall’Autorità in occasione della rimodulazione, da parte dalla società Sky Italia S.r.l. (di seguito la “Società” o “Sky”), del pacchetto Sky Calcio per la stagione calcistica 2018/2019, a esito dell’assegnazione, a giugno 2018, dei diritti sportivi per le stagioni 2018-2021, è emerso che, rispetto alla precedente stagione di campionato, lo stesso ha subito, a invarianza di prezzo, una sensibile riduzione del numero di partite del campionato di Serie A e l’eliminazione completa dell’intero campionato di Serie B, a fronte dell’aggiunta di alcune partite di Champions League, Europa League e di altri campionati stranieri e che, nonostante la rilevanza, sotto il profilo contrattuale, delle modifiche intervenute, la Società non ha osservato gli obblighi vigenti in tema di jus variandi di cui all’art. 70, comma 4, del Codice, e di garanzia del diritto di recesso nei termini, con le modalità e alle condizioni prescritte dalla normativa vigente”.
La pay tv si è difesa e ha impugnato il provvedimento ma “all’esito dell’istruttoria condotta da questa Autorità risulta che nessuna informativa sia stata fornita agli utenti impattati dalla manovra di rimodulazione del pacchetto Sky Calcio in ordine all’esatto contenuto delle modifiche del suddetto pacchetto e al connesso diritto di recesso in esenzione di costi e penali, anche in caso di offerte promozionali. E quindi, per l’effetto, che la Società non abbia adottato alcuna misura diretta ad ottemperare alla delibera n. 488/18/CONS, neanche in seguito all’avvio del presente procedimento, come peraltro confermato dalla stessa Sky nell’audizione dell’11 aprile scorso”.
Esultano le associazioni dei consumatori
“Ottima notizia. Vittoria dei consumatori. Ennesima multa sulla questione del diritto di recesso” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il consumatore ha il sacrosanto diritto di essere correttamente informato del diritto di recesso e della sua gratuità, a fronte di modifiche contrattuali” prosegue Dona.
“In questi casi vi è il diritto di recesso senza costi né penali da parte degli utenti ed è giusto ricevere un’informativa completa” conclude Dona.
Per il Codacons “la vicenda nasce da un nostro dettagliato esposto in cui denunciavamo la pratica scorretta di Sky che modificava il pacchetto calcio senza fornire adeguate informazioni sul diritto di recesso, alterando così le scelte economiche degli utenti”.
Spiega il presidente Carlo Rienzi: “Scorrettezze che il Codacons ha fatto sanzionare prima dall’Antitrust – che lo scorso febbraio ha elevato una multa da 7 milioni di euro – e ora anche dall’Agcom, con la nuova sanzione”.
“Crediamo tuttavia che gli utenti coinvolti nel caso debbano essere indennizzati, poiché le loro scelte sono state condizionate dai comportamenti messi in atto dalla società e puniti dalle autorità competenti” conclude Rienzi.