Il 31 maggio è la Giornata Mondiale senza Tabacco: l’oncologo Umberto Tirelli interviene sui rischi associati al fumo
Il 31 maggio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità celebra il World No Tobacco Day (WNTD), una giornata di riflessione globale sui rischi associati al fumo. La giornata quest’anno è dedicata al tema “Tabacco e la salute dei polmoni”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sponsorizza ogni anno la Giornata Mondiale senza Tabacco per richiamare l’attenzione sulla serietà dell’impatto del tabacco sulla salute. Lo smettere di fumare, tema della giornata di quest’anno, rappresenta un passo importante verso una riduzione sostanziale dei rischi sanitari che vengono corsi oggi dagli attuali fumatori, migliorando pertanto la salute nel mondo. Il tabacco è stato dimostrato causare circa 25 malattie potenzialmente mortali, molte delle quali possono essere prevenute, dilazionate o mitigate dallo smettere di fumare. Anche oggi, malattie croniche come le malattie cardiovascolari ed il cancro sono le maggiori cause della mortalità sia nei paesi sviluppati che in via di sviluppo. Con l’incremento sostanziale della speranza di vita, la morbidità e la mortalità causate da malattie croniche associate al tabacco aumenteranno ancora ulteriormente. Questa proiezione di malattie correlate al tabacco potrebbe essere mitigata da sforzi intensivi mirati a far smettere di fumare.
Diversi studi hanno dimostrato che il 75-80% dei fumatori vuole smettere, mentre un terzo ha almeno tentato più volte seriamente di smettere di fumare. Se soltanto una piccola percentuale degli attuali 1,1 miliardo di fumatori fossero capaci di smettere di fumare, i benefici a lungo termine sulla salute e sull’economia sarebbero immensi. I governi, le organizzazioni sanitarie, le scuole, le famiglie, ed ogni individuo, sono chiamati pertanto a cercare di aiutare coloro che oggi fumano ed a fare in modo che abbandonino il loro comportamento dannoso e notoriamente additivo.
Smettere di fumare non è facile. Sappiamo infatti che la nicotina è un potente additivo; tutti noi conosciamo persone che hanno cercato di smettere di fumare, ma lo sono riusciti a fare soltanto per pochi mesi. Questa è una sfida per tutti noi, ma è una sfida che dobbiamo lanciare perché sappiamo benissimo che facendo in modo che il maggior numero possibile di fumatori smettano di fumare è la chiave per ridurre il numero complessivo di morti associato al tabacco nei prossimi due decenni. Ad oggi la maggior parte dei fumatori che riescono con successo a smettere lo fanno senza alcun aiuto, ma è comunque necessario aumentare nettamente le percentuali di coloro che riescono a smettere di fumare.
Oggi sappiamo che vi sono dei metodi che sono in grado di fare smettere di fumare e che sono anche efficaci dal punto di vista costo-beneficio. Vi sono delle medicine che rimpiazzano la nicotina come le chewing-gum alla nicotina, spray nasali, cerotti ed inalanti ed inoltre anche medicine non a base di nicotina, come il bupropione, che possono raddoppiare le probabilità di smettere di fumare. Va ricordato che vi sono dei benefici reali sulla salute nello smettere di fumare ad ogni età, e coloro che per esempio smettono di fumare tra i 30 ed i 40 anni, hanno una spettanza di vita simile a quelle persone che non hanno mai fumato. Pertanto bisogna in questa giornata invitare tutti i fumatori a fare un grande sforzo per una migliore salute ed a gettare il pacchetto di sigarette nel cestino.
Il 30 aprile scorso la Food and Drug Administration (FDA) americana ha annunciato di aver autorizzato la commercializzazione del “Sistema di riscaldamento per tabacco” IQOS – un dispositivo elettronico della Philip Morris che riscalda bastoncini riempiti di tabacco avvolti in carta per generare un aerosol contenente nicotina. La FDA ha posto severe restrizioni di marketing sui prodotti nel tentativo di prevenire l’accesso e l’esposizione dei giovani.
L’agenzia ha stabilito che autorizzare questi prodotti per il mercato statunitense è appropriato per la protezione della salute pubblica perché, tra diverse considerazioni chiave, IQOS produce meno o livelli più bassi di alcune tossine rispetto alle sigarette combustibili. Tutti i prodotti del tabacco sono potenzialmente dannosi e creano dipendenza e coloro che non usano i prodotti del tabacco dovrebbero continuare a non farlo. Comunque sia le sigarette elettroniche che i prodotti a tabacco riscaldato, come le IQOS in cui non avviene la combustione, potrebbero fornire un’alternativa meno nociva per chi proprio non riesce a smettere di fumare.
I dati sul fumo in Italia e in Europa
Fumatori in Europa
il 26% della popolazione
30% degli uomini, 22% delle donne
Fonte: Indagine Eurobarometro 2017
Fumatori in Europa
nel 2017 in UE la percentuale è la stessa del 2014
Fonte: Indagine Eurobarometro 2017
Fumatori in Europa
Il fumo è ritenuto responsabile di quasi 700mila morti ogni anno
Fonte: Indagine Eurobarometro 2017
Fumatori in Italia
sono il 23,3% della popolazione
27,7% degli uomini, 19,2% delle donne
Fonte: ISS-Doxa 2018
Fumatori in Italia
il 19,8% dei 13-15enni fuma sigarette
Il 7,6% lo fa ogni giorno
Fonte: GYTS 2018
I rischi del fumo
prima causa evitabile di morte prematura in Italia
I rischi del fumo
70mila-83mila morti l’anno
25% tra i 35-65enni
Fonte: ministero della Salute
I rischi del fumo passivo
8 italiani su 10 ne ignorano il legame con tumore al polmone
Fonte: sondaggio Aiom
I rischi del fumo passivo
600mila decessi all’anno nel mondo
Fonte: OMS
Spese sanitarie legate al fumo
9 miliardi di euro l’anno in Italia
Fonte: Rand Europe
Diffusione e-cig in Italia
Nel 2018 1,3 milioni svapatori
Fonte: Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità
Diffusione e-cig in Italia
Il 67,8% dei fumatori compra sia e-cig che sigarette tradizionali
Fonte: Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità
Mercato e-cig in Italia
Giro d’affari stimato in 600 milioni euro
2000 attività commerciali
20 mila occupati tra diretti e indiretti
Fonte: Anafe, settembre 2018
Normativa sulle e-cig
Alcuni Paesi, in primis UK, le agevolano fiscalmente come mezzo per smettere di fumare
Fumo e dipendenza
Il 54% dei fumatori ha cercato di smettere almeno una volta
Fonte: Indagine Eurobarometro 2017
Fumo e perdita di produttività
Costi per 12,5 miliardi di euro l’anno
Di cui 4,6 per mortalità
7,9 per malattia
Fonte: AIPO 2015
Pacchetto da 20 sigarette
Prezzo medio all’acquisto
Italia: 5 €
UK: 11,50 €
Germania: 5,60 €
Spagna: 4,50 €
Francia: 6,60 €
Austria: 4,70 €
Grecia: 4 €
Romania: 3,60 €
Olanda: 6,20 €
Fonte: Tobacco Manufacturers Association 2017