Stop della Cassazione alla vendita della cannabis light: ora si apre il fronte delle sigarette e dei prodotti da fumo, crociata del Codacons per il divieto
Dopo la sentenza di ieri della Cassazione sulla cannabis light, si apre il fronte delle sigarette e dei prodotti da fumo, la cui vendita potrebbe presto essere vietata in Italia. Lo afferma il Codacons, che presenta un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e una istanza alla Presidenza del Consiglio.
“Il principio sancito ieri dalla Cassazione, secondo cui è illegittima in Italia la vendita di sostanze che hanno effetto drogante, va applicato anche ai prodotti contenenti nicotina, in virtù di una recente perizia ordinata dal Consiglio di Stato che certifica come proprio la nicotina causi dipendenza fisica e psichica, e sia a tutti gli effetti una sostanza drogante – spiega il presidente Carlo Rienzi – La decisione di ieri apre quindi ora un nuovo fronte che potrebbe abbattersi su sigarette e prodotti contenenti nicotina, trattandosi di una sentenza che stabilisce un principio assoluto e non soggetto ad interpretazioni”.
Il Consiglio di Stato infatti, attraverso una clamorosa perizia tecnica ordinata nell’ambito di un ricorso Codacons e affidata al Prof. Gianfranco Tarsitani dell’Università La Sapienza di Roma, ha stabilito testualmente “di poter affermare in modo esplicito che la nicotina, e il fumo di tabacco che ne provoca l’assorbimento, possono essere considerate sostanze che producono effetto sul sistema nervoso centrale e hanno la capacità di determinare dipendenza psichica o fisica, nonché di provocare notevoli danni a carico della salute con importante impatto anche in termini di costi delle cure; inoltre il fatto che foglie di coca e cannabis, nelle varie formulazioni, siano presenti nelle tabelle degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope del DPR 309/90 fa ritenere, per un ampio insieme di similitudini, che anche tabacco/nicotina potrebbero essere inseriti”.
Se quindi i prodotti derivanti da cannabis light sono da vietare in base alla normativa vigente perché producono efficacia drogante, lo stesso principio deve essere necessariamente applicato a tutti i prodotti che producono sull’uomo i medesimi effetti.
Per tale motivo il Codacons ha deciso di presentare oggi, in occasione della Giornata mondiale contro il fumo, un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia per il reato di concorso in omicidio colposo plurimo – considerate le 80.000 vittime che il fumo provoca ogni anno nel nostro paese – chiedendo di accertare le responsabilità dei produttori di tabacco e delle istituzioni quali Istituto Superiore di Sanità e Governo italiano, immobili di fronte a questa strage quotidiana.
L’associazione presenta inoltre una istanza alla Presidenza del Consiglio affinché sollevi in sede europea questione di illegittimità della vendita di prodotti contenenti nicotina, sulla scorta della sentenza di ieri della Cassazione e della perizia del Consiglio di Stato che non lasciano più margini di interpretazione.