Il 2 giugno è la Giornata dello sport: la Bresaola della Valtellina IGP si piazza nella Top 5 degli alimenti più amati dagli sportivi e da chi vuole tenersi in forma
Grazie alla presenza di aminoacidi ramificati, necessari per “nutrire” anche le fibre muscolari, all’alto contenuto di proteine, vitamine e sali minerali, la Bresaola della Valtellina IGP può essere considerata un vero e proprio “integratore naturale”. È un ingrediente sempre presente nel menu di sportivi e di chi vuole tenersi in forma, tanto da essere eletta nella Top 5 degli alimenti immancabili nella dieta degli atleti. Secondo l’indagine Doxa/Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, il 28% degli italiani la sceglie per la leggerezza che la rende adatta alle esigenze di chi predilige un regime alimentare dietetico, come quello degli sportivi.
Oggi, gli italiani che praticano sport sono più di 20 milioni (+1,4% sul 2017) e 1 italiano su 4 lo fa con costanza e continuità (dati Istat 2019). Soprattutto i Millennials, grazie all’ingresso di nuove discipline molto vicine ai loro interessi (come il Parkour, lo Skate, il Surf, l’Acrosport, il Teamgym), sfatando il mito di chi li definisce pigri.
In occasione della Giornata Nazionale dello Sport, indetta dal Coni nel 2003, che ricorre ogni prima domenica di giugno, il nutrizionista e medico dello Sport Michelangelo Giampietro, più volte responsabile sanitario delle squadre nazionali di varie discipline sportive anche ai Giochi Olimpici, ribadisce i benefici dello sport per la salute mentale e fisica, e l’importanza dell’alimentazione: “Sono numerose le ricerche scientifiche che dimostrano come l’attività fisica praticata con frequenza migliori organismo e prestazioni mentali, con conseguenze positive su memoria, concentrazione e buonumore. E l’alimentazione ha un ruolo importante nell’attività fisica. Quando è corretta ed equilibrata, consente la buona resa della prestazione e previene l’insorgenza di sovrappeso e obesità”.
INTEGRATORI ALIMENTARI? BASTANO DUE FETTE DI BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP
La Bresaola della Valtellina IGP può essere un valido alleato – come spuntino pre e post allenamento o come secondo piatto – anche per chi svolge un’attività sportiva a livello amatoriale, occasionalmente o con una certa regolarità. “L’uso di integratori da parte di chi fa sport è, salvo rarissimi casi, del tutto ingiustificato e non sempre scevro da potenziali rischi per la salute – continua Giampietro – Un’alimentazione corretta è sufficiente a coprire per intero i fabbisogni nutrizionali dello sportivo, per questo quasi 25-30 anni fa, quando eravamo agli albori della ‘moda’ degli integratori alimentari, sono stato tra i primi a consigliare la bresaola nell’alimentazione sportiva.” Questo salume della tradizione vanta infatti una giusta concentrazione di aminoacidi (i mattoni che costituiscono le proteine), anche quelli “ramificati” necessari per ‘nutrire, riparare e fare crescere’ anche le fibre muscolari, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute. “In particolare – continua l’esperto – 50 grammi di pane bianco e 75 grammi di Bresaola contengono poco più di 5 grammi di aminoacidi ramificati (5,2 grammi)”.
PER CHI SVOLGE UN ALLENAMENTO INTENSO: SÌ AD UNO SPUNTINO UN PAIO D’ORE PRIMA
Ma quando e come inserire la Bresaola della Valtellina IGP nell’alimentazione di uno sportivo? Grazie alla sua elevata digeribilità, può essere indicata anche prima dell’attività fisica, magari in forma di panino prima di uno sforzo anche aerobico e prolungato, come un’escursione in bicicletta o una sessione di running o interval training. Fornire all’organismo una quota proteica, oltre all’energia dei carboidrati può essere vantaggioso: “L’abitudine di consumare una merenda un paio di ore prima della seduta di allenamento – spiega Giampietro – potrebbe contribuire a ottimizzare la risposta dell’organismo al carico di lavoro, contenendo in parte la fase catabolica (distruttiva), inevitabilmente prodotta dal lavoro muscolare”. E per un veloce pranzo pre allenamento il nutrizionista consiglia una rosellina di pizza integrale con Bresaola, funghi e Provolone o, in alternativa, Bresaola della Valtellina IGP con finocchio e melagrana accompagnata da una porzione di pane.
DOPO LO SPORT: BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP PER REINTEGRARE IL FABBISOGNO PROTEICO
Consumata dopo l’attività sportiva la Bresaola della Valtellina IGP è un valido alleato per soddisfare il fabbisogno proteico, grazie alla presenza di valina, leucina e isoleucina, gli aminoacidi ramificati e di tutti gli altri aminoacidi, essenziali e non, utili per “nutrire” le fibre muscolari. Qualche idea per un pranzo o una cena a prova di nutrizionista? Se siamo di corsa, via libera a panini con Bresaola della Valtellina IGP, zucchina grigliata, magari con il tocco pungente della curcuma e della paprika. Le spezie, da evitare solo se causano disturbi allo stomaco, riducono l’aggiunta di sale e rappresentano una fonte naturale di antiossidanti. Se, invece, abbiamo un po’ di tempo in più un’idea light e gustosa è un piatto di penne di grano saraceno fredde con bresaola e pomodori datterini rossi. Mentre per una bella cena post allenamento, cannoli di bresaola & quinoa al profumo di curcuma, un piatto unico facilmente digeribile e ideale per il recupero muscolare se accompagnato da una porzione di cereali o tuberi (patate): il giusto mix di proteine e carboidrati per favorire la fase anabolica (riparativa e costruttiva) del muscolo che si deve realizzare nel recupero che segue l’allenamento (per ricette e preparazione, v. Focus 1).
LA PORZIONE GIUSTA? VARIA IN BASE AL TIPO DI ATTIVITÀ SVOLTA
Vediamo adesso quanta Bresaola della Valtellina IGP consumare. “La quantità consigliabile, al pari della quota proteica giornaliera globale, varia in funzione dell’età, del sesso, del tipo di attività sportiva e della struttura fisica dello sportivo – premette Giampietro. “In generale per chi si allena 2 o 3 volte a settimana per un’ora (palestra o corsa, ad esempio), consiglierei una porzione da 50 grammi 1-2 volte alla settimana.” Per chi invece pratica un’attività ad alto “consumo” energetico (maratoneti, triatleti, ciclisti, sollevatori di pesi, nuotatori e sciatori di fondo, canottieri, rugbisti o cestisti ad esempio) il fabbisogno proteico è maggiore. “In questo caso le porzioni, senza inutili eccessi, possono arrivare anche a 60-70 grammi”, conclude il nutrizionista.