Il lago di Bracciano non si riempie, nuova crisi idrica alle porte? L’allarme lanciato dai Gruppi di Ricerca Ecologica (GRE) del Lazio
Al 28 maggio 2019, il livello delle acque del lago si presenta ancora eccessivamente basso: in particolare, infatti, le acque sono a -128cm rispetto al valore di riferimento, ovvero lo zero idrometrico fissato a 163,04 metri sul livello del mare che è il limite per lo sversamento naturale del lago nel fiume Arrone. Poiché l’apporto dei piccoli fossi immissari al bacino della caldera è molto limitato, il lago di Bracciano può essere sostanzialmente ritenuto come alimentato esclusivamente dalle sorgenti sotterranee e delle acque meteoriche. In molti, già nel 2018 e ancor di più in questo piovoso inizio di 2019, si sono chiesti se la situazione fosse migliorata.
I nostri analisti hanno pertanto ricercato correlazioni tra l’indicatore della crisi idrici (rappresentato appunto dallo scostamento dallo zero idrometrico) e la pioggia caduta copiosa (ovvero la pioggia cumulata mensile espressa in millimetri, come rilevata dalla Stazione del SIARL di Bracciano localizzata in Prato Pianciano).
I dati analizzati sono quelli resi disponibili dall’Ente Parco e dal Siarl, pertanto l’indagine è possibile dal gennaio 2016. Tuttavia, nel grafico che segue si è ritenuto comunque di indicare i valori a partire dal 1 maggio 2015 in quanto è in quel periodo che il livello delle acque si trovava in corrispondenza dello zero idrometrico.
L’intensificazione delle precipitazioni nel corso del 2018 (decisamente più piovoso sia del 2017 che del 2016) potrebbe aver arrestato la discesa, sicuramente congiuntamente allo stop dei prelievi operati da ACEA: rispetto all’entità di tali captazione non risultano disponibili dati storici indipendenti nel periodo di osservazione, Lago di Bracciano, continua lo stop ai prelievi: la Regione fa installare un misuratore per controllare Acea
„sebbene con l’entrata in funzione del misuratore installato dall’Ente Parco in collaborazione con la Regione presso il nuovo acquedotto di Bracciano in località Marmotta o di Bracciano, continua lo stop ai prelievi: la Regione fa installare un misuratore per controllare Ace (inaugurato lo scorso 22 marzo in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua) “sarà possibile controllare quanta acqua prenderà la via di Roma d’ora in avanti (il lago garantisce l’8% del fabbisogno idrico della Capitale) [2].
Nei primi cinque mesi del 2019 le precipitazioni sono state copiose: la pioggia cumulata è stata pari ad oltre l’81% di quanta caduta in tutto il 2018. Se questo “aiuto” sosterrà la ripresa del livello del lago di Bracciano potremo dirlo solo nei prossimi mesi. Nel frattempo sebbene il livello continui a mantenersi al di sotto di -125cm, sembrebbe esserci una tendenziale ripresa e ci si avvicina alla quota di 161,90 metri sul livello del mare [3].
[1] la struttura azionaria del Gruppo ACEA è detenuta per il 51% da Roma Capitale, per il 23,33% da Suez, il 20,66% è collocato sul mercato mentre il 5,01% è di Caltagirone (fonte www.gruppo.acea.it)
[2] fonte ACEA
[3] testo della convenzione con ACEA