Affitti brevi: arriva il codice identificativo


Per gli affitti brevi arriva il codice identificativo, lo prevede un emendamento al Dl Crescita. Centinaio: “Strumento fondamentale per migliorare offerta turistica”

Per gli affitti brevi arriva il codice identificativo, lo prevede un emendamento al Dl Crescita. Centinaio: "Strumento fondamentale per migliorare offerta turistica"

“Finalmente, grazie al nostro lavoro, anche l’Italia si dota di un fondamentale strumento che consentirà di migliorare l’offerta turistica. Il codice identificativo e l’iscrizione a una banca dati presso l’Agenzia delle Entrate per gli affitti brevi, e le locazioni presso strutture ricettive, consentirà di evitare eventuali evasioni fiscali o elusioni. Il nostro obiettivo era arrivare all’approvazione entro l’estate. Ce lo chiedeva tutto il mondo del turismo. Un settore molto importante per il nostro Paese. Con l’impegno di tutti abbiamo raggiunto un risultato importante”.

Il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio commenta con soddisfazione la misura introdotta nel decreto crescita, attraverso gli emendamenti dei relatori Giulio Centemero (Lega) e Raphael Raduzzi (M5S) con la quale coloro che metteranno in locazione la propria abitazione dovranno dotarsi di un codice alfanumerico con cui saranno registrati all’Agenzia delle Entrate e “identificati” sulle piattaforme di intermediazione. Una novità che risponde alle resistenze dei colossi del settore, contrari all’idea che dovessero essere loro a farsi carico di questa processo di tracciamento.

La norma sul codice identificativo riguarda tutti i proprietari di case che ricorrono alla formula degli affitti brevi soprattutto attraverso internet, come le piattaforme di AirBnB, Booking, Homeaway ma anche direttamente o attraverso le tradizionali agenzie di intermediazione immobiliare.