In Italia 1,8 milioni di famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta secondo gli ultimi dati Istat: mai dall’inizio delle serie storiche si era arrivati ad un valore così negativo
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nel 2018 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 1 milioni e 800 mila. “Una vergogna! Altro che valori stabili! Battuto ogni precedente record storico. Le famiglie in povertà assoluta sono 1 milione e 822 mila, il 2,47% in più rispetto al precedente primato del 2017, pari a 1 milione e 778 mila. Mai dall’inizio delle serie storiche si era arrivati ad un valore così negativo. Anche in termini percentuali si arriva al record del 7%, l’1,44% in più rispetto al 6,9% del 2017, che era già il peggior risultato di sempre” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“I dati ci dimostrano che il reddito di cittadinanza va esteso, considerato che le domande che saranno accolte saranno meno della metà rispetto alle famiglie in povertà assoluta.Senza contare che l’importo medio del beneficio non è sufficiente nemmeno per superare la soglia di povertà. Ecco perché chiediamo che l’eventuale miliardo che il Governo dice di aver risparmiato sia destinato ad ampliare la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza e non genericamente ad aiutare le famiglie che fanno figli, come se il problema della povertà fosse stato risolto” conclude Dona.
Un italiano su 10 non può mangiare a sufficienza
La punta dell’iceberg della situazione di disagio in cui si trovano molte famiglie emerge dal fatto che più di un italiano su dieci nel 2018 non ha risorse adeguate per garantirsi una corretta alimentazione.
E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti sulla base dei dati Eurostat diffusa in occasione del report sulla povertà in Italia nel 2018 pubblicato dall’Istat.
“L’11% della popolazione italiana – sottolinea la Coldiretti – non può permettersi un pasto adeguato almeno ogni due giorni con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano. La situazione in Italia è tra le peggiori dell’Unione Europea dove la percentuale media scende all’8% mentre stanno peggio solo Grecia (12%), Lettonia (12%), Ungheria (12%) Romania (16%) e Bulgaria (31%)”.
“Va tuttavia segnalato – conclude la Coldiretti – a livello nazionale un deciso segnale di miglioramento rispetto al 2017 quando le persone in difficoltà alimentare erano il 13%”.
Una famiglia su 5 ha difficoltà con le spese mediche
Una famiglia su 5 in Italia ha difficoltà a pagare cure e assistenza sanitaria con le spese mediche mensili cresciute di quasi il 28% negli ultimi dieci anni. E’ quanto emerge da una analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati Eurispes in occasione del report Istat che segnala oltre 1,8 milioni le famiglie in condizioni di povertà assoluta.
Sulle spese mediche esiste un atteggiamento duplice – spiega Uecoop – da una parte si cerca di ritardare quelle meno urgenti a discapito della prevenzione e dei controlli, dall’altro si comprimono altre voci del bilancio famigliare per quelle che non è possibile rinviare, dagli esami urgenti alle terapie farmacologie.
Con l’assistenza a disabili e anziani che diventa una delle voci più pesanti del bilancio domestico soprattutto in caso di persone non autosufficienti che hanno necessità di essere seguite per la maggior parte del giorno e della notte a casa oppure in strutture protette.
Il bisogno di assistenza è in aumento costante – sottolinea Uecoop – con la popolazione over 65 che entro il 2050 sarà di 20 milioni contro i 13,5 attuali mentre i non autosufficienti diventeranno 5 milioni nei prossimi 10 anni, mentre a oggi i posti letto disponibili a livello nazionale sono poco più di 328mila.
L’invecchiamento progressivo della popolazione pone la sfida di un’assistenza di qualità a lungo termine anche all’esterno del perimetro della famiglia con la necessità di potenziare un sistema di welfare che metta insieme il meglio del pubblico e il meglio del privato con il mondo cooperativo che sta già garantendo assistenza e cura, dentro e fuori le mura domestica grazie a oltre 328mila addetti sul territorio nazionale.
Codacons accusa la politica
In 10 anni il numero di individui poveri in Italia è aumentato del +74%. Lo denuncia il Codacons, commentando il report sulla povertà diffuso oggi dall’Istat.
Nel 2008 in Italia si registravano 1,126 milioni di famiglie in condizione di povertà assoluta (il 4,6% delle famiglie residenti) per un totale di 2 milioni e 893 mila individui – spiega il Codacons –. A distanza di 10 anni il numero di nuclei in condizione di povertà assoluta è salito a 1,822 milioni, con un’incidenza pari al 7,0%, e ben 5.040.000 individui versano nel nostro paese in stato di povertà.
Questo significa che in soli 10 anni in Italia il numero di persone povere è aumentato di 2,14 milioni di unità, con un incremento del +74.
“In 10 anni la situazione economica delle famiglie è precipitata, specie nel Sud Italia dove l’incidenza della povertà passa dal 7,9% del 2008 al 10% del 2018 – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Dati vergognosi per un paese civile che dimostrano in modo inequivocabile come la politica e i governi che si sono succeduti nel tempo non abbiano saputo combattere la piaga della povertà e dell’indigenza, peggiorando le condizioni di vita di milioni di italiani”.