Le malattie infiammatorie croniche intestinali e il diabete di tipo I possono predisporre le persone all’artrite reumatoide. E’ quanto emerge dai risultati di uno studio presentato al Congresso EULAR
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) e il diabete di tipo I possono predisporre le persone all’artrite reumatoide (AR). E’ quanto emerge dai risultati di un’analisi tempo-dipendente sulle comorbidità in pazienti con artrite reumatoide presentati all’ultimo congresso annuale dell’EULAR.
Vanessa Kronzer, della Mayo Clinic School of Graduate Medical Education di Rochester, Minnesota, e colleghi hanno esaminato 821 pazienti con AR che sono stati abbinati con tre controlli sani ciascuno.
I ricercatori hanno confrontato la prevalenza di 77 comorbidità nelle popolazioni AR e non-AR. Hanno inoltre esaminato le associazioni temporali per lo sviluppo della comorbilità in relazione all’inizio dell’artrite reumatoide.
Lo scopo era quello di determinare quali comorbidità potessero predisporre le persone alla RA, e quali potrebbero derivare da RA.
Prima della diagnosi, entrambi i gruppi AR e non-AR avevano una mediana di 1 comorbidità (p=0.49). Tuttavia, nel momento in cui sono stati sottoposti alla survey, i pazienti con artrite reumatoide avevano una mediana di cinque comorbilità, rispetto a quattro nel gruppo non-AR (p <0.001).
Anche al momento della survey, una serie di comorbidità erano più comuni nel gruppo AR, tra cui osteoartrosi (p<0.001), fibromialgia (p<0.001), disordini autoimmuni (p <0.001), infarto miocardico (p<0.001), broncopneumopatia cronica ostruttiva (p<0.001), apnea notturna (p<0.001), fibrosi polmonare (p<0.001), GERD (p<0.001), IBD (p<0.001), epilessia (p=0.003) e cataratta (p=0.003).
L’incidenza del cancro era del 31% nella popolazione AR e del 32% nella popolazione non-AR (p=0.8). I ricercatori hanno notato due comorbilità che probabilmente si sarebbero sviluppate prima della diagnosi di AR, rispetto ai controlli: IBD (1,9% vs 0,5%; p<0,001) e diabete di tipo 1 (1,3% vs 0,4%; p=0.01).
“Mentre è comune per i pazienti avere sia il diabete di tipo 1 che l’artrite reumatoide, i nostri risultati suggeriscono che la malattia infiammatoria cronica intestinale e il diabete di tipo 1 possono predisporre allo sviluppo di artrite reumatoide, e ciò merita ulteriori studi”, ha evidenziato Kronzer.
Al contrario, dopo la diagnosi di AR, gli individui del gruppo pazienti avevano una maggiore probabilità di andare incontro a infarto del miocardio: 3,8% vs 1,2% (p<0,001) mentre l’iperlipidemia era meno comune nei pazienti rispetto ai controlli: 11,4% vs 16,4% (p=0,004).
I ricercatori hanno concluso sottolineando che: “L’aumento della presenza di malattia infiammatoria cronica intestinale e diabete di tipo 1 prima dell’insorgenza dell’AR suggerisce una predisposizione allo sviluppo di artrite reumatoide o un difetto immunologico condiviso, meritando ulteriori studi”.
“Questi risultati sono importanti perché la comprensione della tempistica dello sviluppo della comorbidità nei pazienti con artrite reumatoide migliorerà la nostra conoscenza sulla progressione della malattia e aiuterà a identificare gli obiettivi per migliorare i risultati” ha precisato Hans Bijlsma, professore di reumatologia presso l’Università di Amsterdam e Presidente EULAR.