Tesori musicali del Barocco in Duomo a Firenze


Un suggestivo concerto in Duomo a Firenze per la rassegna O flos colende, mercoledì 3 luglio, con i musicisti dell’ensemble Al Ayre Español per la prima volta in Toscana impegnati in un percorso dal titolo “Tesori musicali barocchi fra Vecchio e Nuovo Mondo” (ingresso libero, consigliata la prenotazione)

Al ayre Espanol Photo: Marco Borggreve
Al ayre Espanol Photo: Marco Borggreve

La rassegna O flos colende, promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore, prosegue la sua programmazione Mercoledì 3 Luglio (ore 21.15) con un appuntamento suggestivo e appositamente ideato, dal titolo “Tesori musicali barocchi fra Vecchio e Nuovo Mondo”.

A risuonare fra le volte del Duomo saranno pagine per canto e per varie combinazioni strumentali, di argomento sacro o comunque di significato spirituale, per un dialogo fra la cultura musicale europea e quella sudamericana del Sei-Settecento.

I nomi principali sono quelli dei compositori José de Torres (1670-1738) e Domenico Zipoli (1688-1726). Quest’ultimo, nativo di Prato e trasferitosi a Cordoba al seguito di una missione di padri gesuiti, conobbe in Sudamerica una formidabile notorietà; autore di numerosi brani che sono entrati a far parte del patrimonio popolare locale, e che ancor oggi non è raro sentire là eseguiti, è figura particolarmente cara a Papa Francesco.

Emblematica la proposta, nel programma per O flos colende, del suo mottetto Ad Mariam / Zoipaqui, trovato in una missione gesuitica sudamericana, dal testo in latino e in chiquitano, la lingua parlata dagli Indios.

Questo variopinto mondo di cantate, di danze e brani strumentali, dove lo stile colto europeo si sposa all’espressività più immediata del gusto sudamericano, rivivrà grazie all’autenticità e alla proprietà stilistica dell’ensemble Al Ayre Español, guidato dal suo fondatore Eduardo López Banzo, per l’occasione anche al clavicembalo.

Alla loro prima apparizione in Toscana, Al Ayre Español ed Eduardo López Banzo sono presenti al Concertgebouw di Amsterdam, al Musikverein di Vienna, al Palau de la Musica Catalana di Barcellona, al Festival Monteverdi di Cremona, acclamati interpreti di un repertorio che hanno saputo valorizzare in più di trent’anni di intensa attività concertistica e di accurati studi musicologici.