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Concorso dirigenti scolastici: promossa azione risarcitoria

Concorso dirigenti scolastici: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso del MIUR, la procedura di reclutamento va avanti. Codacons: la partita non è finita

I presidi stanno solo applicando la legge per la Ministra

Concorso dirigenti scolastici annullato dal Tar: il Codacons promuove un’azione risarcitoria contro il Miur che intanto si è rivolto al Consiglio di Stato

Continua a tenere banco il caso del concorso per dirigenti scolastici che negli ultimi giorni ha visto la novità dell’annullamento delle prove deciso dal Tar del Lazio.

Contro il ricorso del Ministero dell’Istruzione al Consiglio di Stato sul concorso per dirigenti scolastici ora anche il Codacons si costituisce al Consiglio di Stato, depositando un intervento ad opponendum per contestare l’appello infondato del Ministero.

Ne dà notizia l’associazione dei consumatori, che rappresenta legalmente numerosi candidati che non hanno superato le prove a causa delle irregolarità riscontrate durante il concorso.

Se da un lato il Codacons ha deciso di tutelare i soggetti non ammessi alle prove successive, dall’altro l’associazione intende difendere anche chi ha superato la prima fase d’esami e si ritrova ora danneggiato dall’inevitabile annullamento dell’intero concorso per dirigenti scolastici.

“Tutti gli aspiranti presidi che hanno superato la prova scritta e che con ogni probabilità dovranno ripetere l’esame, possono aderire all’azione risarcitoria che il Codacons intende presentare contro il Miur – spiega il Presidente Carlo Rienzi –. Una azione finalizzata a far ottenere ai soggetti danneggiati il risarcimento dei danni morali (perdita di occasione lavorativa) e materiali subiti (spese di trasferta, pernottamento, preparazione all’esame, ecc.) e alla quale si potrà aderire da domani scaricando l’apposito modulistica sul sito www.codacons.it”.

I punti chiave

Il tribunale amministrativo si è pronunciato sul ricorso promosso dal Codacons in cui si chiedeva l’annullamento del decreto Dipartimentale del Ministero dell’Istruzione n.395 del 27 marzo 2019, recante l’elenco dei candidati ammessi a sostenere la prova orale del Corso-concorso nazionale per titoli ed esami finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali.

Alla base dell’iniziativa legale dell’associazione una lunga serie di irregolarità registrate durante lo svolgimento delle prove che hanno di fatto danneggiato i partecipanti: la prova scritta, contrariamente a quanto previsto dal bando, non è stata infatti unica a livello nazionale, con evidente disparità di trattamento ai danni di quanti hanno svolto prima le prove scritte.

Decisioni disomogenee sul territorio nazionale in merito poi alla possibilità di consultazione dei testi di legge: in alcune regioni gli U.S.R. hanno dato indicazioni precise in merito alla consultazione dei testi di legge, mentre in altre regioni sono state riscontrate condotte improntate alla libera iniziativa degli addetti alla vigilanza.

La prova, inoltre, è stata “non simultanea” sul territorio nazionale, considerando che in alcune realtà è iniziata alle 10.30, in altre alle 11.00, in altre ancora alle 11.50, con evidente vulnus ai principi di equità̀, par condicio e trasparenza. E ancora: quesiti non adeguati al tempo e alle dotazioni dei PC delle scuole sedi di esame e Prove di lingua con brani lunghi e difficoltà diversificate per la presenza di hardware obsoleti (tastiere non funzionanti).

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