UNICEF: il numero di venezuelani che hanno lasciato il proprio Paese ha raggiunto i 4 milioni, con oltre un milione di minori che ha bisogno di assistenza
Il numero di venezuelani che hanno lasciato il proprio Paese ha raggiunto i 4 milioni, con oltre 1,1 milione di bambini che ha bisogno di assistenza. In tutto il mondo, solo i rifugiati siriani – con 5,6 milioni – superano i venezuelani come più grande popolazione sfollata dal proprio paese.
Secondo l’UNICEF i paesi dell’America Latina e dei Caraibi ospitano gran parte dei migranti e rifugiati venezuelani nel mondo. Tra le persone che hanno bisogno di aiuti non ci sono solo i migranti e i rifugiati venezuelani, ma anche le comunità di accoglienza e i rimpatriati non venezuelani.
- Il flusso di migranti, rifugiati e rimpatriati in Colombia continua senza sosta. L’Autorità per le migrazioni stima che ci sono oltre 1,2 milioni di venezuelani residenti nel paese con l’intenzione di stabilirsi. Alla fine di maggio, più di 161.000 bambini venezuelani erano iscritti a scuola in Colombia. Nonostante le difficili circostanze, molti bambini attraversano ogni giorno il confine con la Colombia per andare a scuola.
- In Perù, anche con i nuovi obblighi di visto, molti venezuelani attraversano ancora il confine per cercare assistenza umanitaria e protezione, a volte camminando per 30-40 giorni e soffrendo di disidratazione, malnutrizione e altri problemi di salute. A fine aprile, l’Ufficio Immigrazione del Perù ha registrato oltre 768.000 migranti e rifugiati venezuelani nel paese. L’UNICEF in Perù ha firmato un piano di gestione annuale con l’Ufficio Immigrazione per fornire assistenza tecnica, sulla base dei dati sui migranti che richiedono il permesso di soggiorno temporaneo (PTP).
- In Brasile, nonostante la chiusura della frontiera dal lato venezuelano il 21 febbraio 2019, i migranti continuano ad attraversare il paese attraverso Pacaraima. Ad aprile, la polizia federale ha registrato 17.123 migranti entrati in Brasile, con una media di 570 persone al giorno. Nello stesso periodo sono state registrate 7.577 persone in uscita dal paese, il che ha portato a 9.546 nuovi rifugiati o migranti in Brasile, quasi il doppio di quelli registrati a marzo (4.553). Il governo in Brasile sta aiutando i rifugiati venezuelani fornendo loro accesso alle strutture sanitarie.
- Nel mese di aprile, circa 69.000 persone sono entrate in Ecuador, quasi il doppio rispetto a quelle registrate a marzo. Il numero di bambini e adolescenti è passato, nello stesso periodo del 2018, dal 20% a quasi il 35% nel 2019. Nonostante sia storicamente un paese che accoglie rifugiati e migranti, la capacità istituzionale dell’Ecuador è tesa a causa dell’arrivo di un maggior numero di venezuelani che scelgono di rimanere nel paese. Di conseguenza, la risposta del paese è stata incoerente da un lato con le leggi progressiste in campo migratorio e di asilo, e dall’altro con le leggi che chiudono di fatto il confine a molti venezuelani. 6.056 persone hanno beneficiato degli spazi di riposo temporanei forniti dall’UNICEF a Rumichaca e San Miguel; sono state inoltre consegnate 4.509 coperte per tenere calde le famiglie e i loro figli.
I bambini e le loro famiglie devono affrontare delle sfide per regolarizzare il loro status migratorio, il che influisce sul loro accesso alla protezione sociale, alla salute, allo sviluppo della prima infanzia, all’istruzione, ai mezzi di sussistenza sostenibili e alla protezione dell’infanzia. La mancanza di politiche pubbliche complete in materia di migrazione nei paesi di accoglienza sta esponendo i bambini a maggior rischio di discriminazione, violenza, xenofobia, sfruttamento e abusi nei paesi di transito/destinazione.
L’UNICEF e i suoi partner continuano a lavorare con le autorità nazionali panamensi per rafforzare le capacità di attuare protocolli per identificare, assistere e orientare i bambini bisognosi di protezione internazionale. A livello regionale, l’UNICEF è attivamente impegnato nella piattaforma di coordinamento regionale per i rifugiati e i migranti venezuelani coordinata da OIM e UNHCR.
Per garantire che i rifugiati venezuelani ricevano le cure essenziali di cui hanno bisogno, l’UNICEF ha lanciato un appello di 69,5 milioni di dollari attraverso l’HAC (Rapporto sull’intervento umanitario) 2019. I fondi attuali raggiungono soltanto il 26% e i settori della sanità, dei servizi idrici e igienico-sanitari e dell’istruzione rimangono criticamente sottofinanziati.