Proctite ulcerosa: terapia con anti-TNF funziona


Proctite ulcerosa, miglioramento dei sintomi e remissione clinica grazie alla terapia con i farmaci biologici anti-TNF mostrata da uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Gastroenterology and Hepatology

Proctite ulcerosa, miglioramento dei sintomi e remissione clinica grazie alla terapia con i farmaci biologici anti-TNF mostrata da uno studio

Nei pazienti con proctite ulcerosa refrattaria, la terapia con i farmaci biologici anti-TNF ha migliorato la sintomatologia e in metà dei casi ha indotto la remissione clinica, secondo quanto emerso da uno studio retrospettivo appena pubblicato sulla rivista Clinical Gastroenterology and Hepatology.

La proctite ulcerosa viene definita come un’infiammazione della mucosa limitata al retto ed è responsabile di sintomi dolorosi e alterazione della qualità della vita di chi ne è affetto. La forma refrattaria è definita come il fallimento della terapia con l’acido 5-aminosalicilico (5-ASA, mesalazina) topico e dei corticosteroidi.

La gestione medica della proctite ulcerosa refrattaria può essere difficile, ritengono gli autori dello studio, in quanto vi sono poche evidenze riguardo all’efficacia dei farmaci in questa condizione clinica. I dati attualmente disponibili sono relativi all’azatioprina, al tacrolimus per uso topico e agli anticorpi monoclonali anti-TNF come trattamento di salvataggio.

«Questi pazienti sono esclusi dagli studi clinici sui farmaci biologici, e i trial disponibili in un contesto di vita reale sull’efficacia della terapia anti-TNF hanno dimensioni ridotte», hanno scritto Guillaume Pineton de Chambrun, gastroenterologo dell’Ospedale Saint-Eloi in Francia, e colleghi. «Dal momento che la proctite ulcerosa rappresenta circa un terzo di tutti i casi di colite ulcerosa, il trattamento con aminosalicilati è spesso insufficiente in caso di malattia da moderata a grave, mentre l’azatioprina ha una efficacia modesta in questa indicazione. C’è molta attesa per ulteriori evidenze relative al ​​potenziale della terapia anti-TNF nel trattamento di questi pazienti».

Valutazione degli anti-TNF

I ricercatori hanno condotto uno studio retrospettivo di coorte su 104 pazienti con proctite ulcerosa attiva refrattaria alle terapie convenzionali e che avevano ricevuto almeno un’iniezione anti-TNF di infliximab, adalimumab o golimumab tra il 2006 e il 2017 in un centro medico francese o belga.

L’outcome primario dello studio era la risposta clinica alla terapia anti-TNF definita come un miglioramento significativo dei sintomi correlati alla condizione ed è stata inoltre valutata la remissione clinica, definita come la completa scomparsa dei sintomi correlati alla proctite ulcerosa.

L’analisi ha evidenziato che 80 pazienti hanno raggiunto una risposta clinica (77%) e 52 (50%) hanno ottenuto la remissione clinica. Dei 63 soggetti sottoposti a valutazione endoscopica durante il follow-up, 38 avevano ottenuto la guarigione della mucosa (60%).

La presenza di manifestazioni extra-intestinali (OR = 0,24), il trattamento in corso con steroidi topici (OR = 0,14) e con 5-ASA topico (OR = 0,21) erano tutti associati in misura significativa all’assenza di remissione clinica.

Nella popolazione complessiva coinvolta dallo studio le probabilità cumulative di remissione clinica sostenuta sono risultate dell’87,6% a 1 anno e del 74,7% 2 anni.

«I nostri dati supportano l’uso degli anticorpi monoclonali anti-TNF nei pazienti con proctite ulcerosa refrattaria, con il 50% dei soggetti che ha ottenuto la remissione clinica e il 64% con una remissione sostenuta alla fine del follow-up» hanno concluso gli autori. «Il nostro studio ha anche dimostrato che gli agenti anti-TNF sono in grado di indurre la guarigione delle mucose nel 60% dei soggetti trattati. Per quanto riguarda il follow-up, circa la metà dei pazienti era ancora in terapia anti-TNF dopo 2 anni».