Icona della musica brasiliana nel mondo venerdì 19 luglio Caetano Veloso si esibisce al Musart Festival di Firenze, con il progetto “Ofertorio” insieme ai tre figli
Tra i più autorevoli cantautori sudamericani, icona della musica brasiliana nel mondo, Caetano Veloso approda venerdì 19 luglio al Musart Festival di Firenze (ore 21,15) con il progetto “Ofertorio”, insieme ai tre figli, Moreno, Zeca e Tom.
Nel teatro all’aperto di piazza della Santissima Annunziata, a due passi dal Duomo di Firenze, va in scena un concerto completamente acustico, in cui Veloso suona l’amata chitarra mentre Moreno, Zeca e Tom si alternano a vari strumenti.
I biglietti – posti numerati da 30 a 69 euro – sono disponibili nei punti vendita Box Office Toscana e online su Ticketone. Per chi lo desidera è disponibile il Gold Package (129 euro), che al biglietto di primo settore abbina ingresso dedicato, visita guidata ai luoghi d’arte della piazza, area hospitality, servizio catering, riduzioni per mostre e attività culturali.
Da “Um canto de afoxé para o Bloco do Ilê” a “O Leãozinho”, a “Reconvexo”, “Ofertorio” è un viaggio nel repertorio più intimo del cantautore di Bahia.
“Ho sempre desiderato fare musica con i miei figli – spiega Veloso – durante lo spettacolo introduciamo cose che sono cresciute in noi, da noi, con noi. E le mie canzoni scelte da loro. Sarà un concerto per tutti, nato dal mio desiderio di essere felice”.
Mezzo secolo di carriera, Veloso è tra i precursori della nuova Musica Popolare Brasiliana e del Tropicalismo, in cui ha amalgamato tradizione e innovazione, poesia e impegno politico. Attraversando la storia del Brasile, Caetano Veloso ha dato voce ad una cultura e ha più di una generazione, vincendo importanti riconoscimenti tra cui nove “Latin Grammy Award”, due “Grammy Award” e il “Latin Recording Academy Person of the Year”. Con più di cinquanta album all’attivo, vanta importanti collaborazioni anche in ambito cinematografico, tra cui “Parla con lei” di Pedro Almodóvar, “Frida” di Julie Taymor e “Eros” di Michelangelo Antonioni.