Diabete di tipo 1: risultati vascolari promettenti negli adolescenti trattati con metformina secondo uno studio presentato al congresso Heart in Diabetes 2019
Negli adolescenti con diabete di tipo 1 il trattamento con metformina ha mostrato di migliorare la salute vascolare e il rischio cardiovascolare futuro dopo soli 3 mesi di terapia, secondo quanto emerso da uno studio presentato al congresso Heart in Diabetes 2019, che si è tenuto a Filadelfia a fine giugno.
La malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nei pazienti affetti da diabete di tipo 1e il 35% dei giovani malati sviluppa almeno due fattori di rischio cardiovascolare una volta entrati nell’età adulta, ha dichiarato la relatrice Jane Reusch del Center for Women’s Health Research presso lo University of Colorado Anschutz Medical Campus. Ritiene che siano necessarie strategie per prevenire o invertire l’insorgenza della patologia cardiovascolare nel diabete di tipo 1.
«Anche con tutta l’incredibile nuova tecnologia che possiamo utilizzare nella gestione di questa condizione, negli ultimi 4-5 anni il controllo della malattia in particolare negli adolescenti è peggiorato» ha spiegato. «Se hai il diabete di tipo 1 a insorgenza giovanile, quindi prima dei 12 anni di età, l’aspettativa di vita si riduce di 11-13 anni, secondo i dati emersi pochi anni fa».
Il team di ricerca ha scoperto che i giovani con diabete di tipo 2 avevano un’insulino-resistenza “profonda” correlata al livello di glucosio e hanno deciso di misurarla negli adolescenti con diabete di tipo 1. «Con nostra grande sorpresa, i giovani con la forma di tipo 1 hanno la stessa resistenza all’insulina dei giovani obesi», ha osservato Reusch. «Quando abbiamo guardato questi ragazzi, erano magri e non avevano molti altri parametri interessanti oltre al glucosio anormale».
Ha inoltre scoperto che la diminuzione del VO2 max osservato negli adulti con diabete, un parametro che rappresenta il massimo volume di ossigeno consumato al minuto (ml/kg di peso) e definisce il livello cardiorespiratorio e aerobico personale, era presente anche nei giovani con diabete di tipo 1. Anche la disfunzione renale nel diabete di tipo 1 si correlava con un picco VO2ridotto. Inoltre gli adolescenti con diabete di tipo 1 mostravano segni precoci di disfunzione diastolica.
Metformina negli adolescenti con diabete di tipo 1
«Questo ci ha fatto ipotizzare che gli agenti che aumentano l’azione dell’insulina in chi soffre di diabete di tipo 2 potrebbero essere utilizzati per i giovani affetti dalla forma di tipo 1», ha detto Reusch.
Per testare questa ipotesi, in uno studio randomizzato e controllato con placebo, gli autori hanno analizzato i dati di 48 giovani con diabete di tipo 1 assegnati a ricevere metformina alla dose di 2000 mg al giorno o placebo per 3 mesi. I partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica per misurare l’aorta ascendente e discendente e valutare la velocità di propagazione dell’onda sfigmica (pulse wave velocity) e lo stress d’attrito sulla parete aortica (shear stress). I ricercatori hanno anche valutato lo spessore intima-media carotideo tramite ultrasuoni, la distensibilità dell’arteria brachiale, la massa grassa e magra e la sensibilità all’insulina tramite clamp iperinsulinemico-euglicemico.
Benefici su insulina, massa grassa e proprietà aortiche
Al termine dei 3 mesi hanno scoperto che, rispetto al placebo, gli adolescenti assegnati a ricevere metformina mostravano una maggiore velocità di infusione del glucosio e una riduzione del peso corporeo (p=0,004) e della massa grassa (p=0,01).
Inoltre, rispetto al placebo, gli adolescenti trattati con metformina hanno mostrato una riduzione dello shear stress (p=0,03), della velocità di propagazione dell’onda sfigmica (p=0,04) e una tendenza al miglioramento dello spessore intima-media carotideo (p=0,049).
«I giovani con diabete di tipo 1 moriranno di malattie cardiovascolari», ha concluso Reusch. «Ora è il momento di trattarli. Abbiamo preso un farmaco molto sicuro, molto ben studiato e molto utilizzato nel diabete di tipo 2 e in soli 3 mesi ha mostrato di cambiare l’azione dell’insulina, la massa grassa e le proprietà aortiche».