Arriva il difensore civico per pazienti reumatici


Arriva il servizio di Difensore Civico promosso dalla ANMAR per i pazienti affetti da malattie reumatiche: creerà un ponte con la Pubblica Amministrazione

Arriva il servizio di Difensore Civico promosso dalla ANMAR per i pazienti affetti da malattie reumatiche: creerà un ponte con la Pubblica Amministrazione

Creare un “ponte” tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione. E’ questo l’obiettivo che si pone “PartecipAZIONE”, il servizio di Difensore Civico promosso dalla ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici). Riceverà le segnalazioni di criticità da parte di pazienti, clinici, caregiver e di tutti coloro che direttamente o indirettamente sono alle prese con una patologia reumatologica. E più in generale siano attenti, in qualche modo, al tema della tutela della salute in un ambito così delicato. “Si farà portavoce verso le Istituzioni con le quali vogliamo instaurare un dialogo costruttivo allo scopo di raggiungere soluzioni mediate che rispettino tutti gli interessi in gioco – afferma Silvia Tonolo, Presidente Nazionale ANMAR -. Risulta molto più difficile per un individuo contestare un ente che dovrebbe rappresentare il bene comune, sia perché non si conoscono appieno i propri diritti sia, più spesso, per il timore di ritorsioni e azioni disciplinari. Da qui l’esigenza di modificare radicalmente il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadino, ponendo l’accento sul dialogo e l’interrelazione piuttosto che sul rapporto d’autorità”.

“Chi è colpito da una malattia reumatologica deve spesso affrontare grosse difficoltà quotidiane non solo in termini di salute ma anche da un punto di vista amministrativo-sanitario – aggiunge la Presidente ANMAR -. Con PartecipAZIONE vogliamo soprattutto evitare che i pubblici uffici abusino del potere loro conferito. Così si può ridurre il distacco tra cittadino e Istituzioni che è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto. Al tempo stesso il nuovo servizio rappresenterà un aiuto concreto per milioni di italiani”.