Dopo 10 anni di attesa è stato firmato il rinnovo del ccnl dei medici ospedalieri. Ecco tutte le novità che riguardano i camici bianchi
“È fatta! Dopo 10 lunghi anni è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei #medici ospedalieri.Grazie a tutti quelli che si sono impegnati per raggiungere quest’obiettivo. Lo dovevamo ai bravissimi professionisti sanitari, donne e uomini che portano avanti il nostro Ssn con sacrificio e passione. Un adeguamento del contratto era doveroso da tempo, noi ci siamo riusciti! Ora avanti insieme per un futuro migliore per il nostro Ssn.”
Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha commentato l’accordo sul rinnovo contrattuale per i circa 130mila medici, veterinari e dirigenti sanitari del Servizio sanitario nazionale. Firmato nella notte del 24 luglio all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, il rinnovo del contratto dell’Area Sanità per il triennio 2016-2018 giunge al termine di una lunga e complessa trattativa.
Sotto il profilo economico, l’accordo riconosce incrementi a regime del 3,48%, corrispondenti a un beneficio medio complessivo di circa 190 Euro/mese. Innovate anche le parti che riguardano le relazioni sindacali, la responsabilità disciplinare, alcune tutele, gli incarichi e la carriera dirigenziale.
“Sono aumentate inoltre – ha sottolineato il ministro Grillo – le indennità di guardia da 50 a 100 euro, fino a 120 nei pronto soccorso e chi ha più di 62 anni potrà chiedere di essere esonerato dalle guardie.Sono premiate le carriere gestionali e professionali e viene valorizzato finalmente il lavoro dei giovani neo assunti che prenderanno una retribuzione di posizione minima di 1.500 euro annue da subito: un fatto storico mai accaduto prima. Così come lo è l’aver previsto la certezza di ottenere un incarico dopo 5 anni di servizio, con una retribuzione che sale di 2.000 euro all’anno. Ora dovremo adoperarci per fare in modo che l’accordo trovi la migliore applicazione possibile, per garantire le condizioni ottimali di lavoro ai nostri medici e contemporaneamente il massimo della sicurezza ai nostri pazienti”.
Le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo sono: Anaao Assomed, Aaroi-Emac, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, FVM Federazione veterinari e medici, Uil Fpl, Cisl medici, Cosmed, Codirp, Cgil, Cisl, Uil.
Anaao: una firma attesa da dieci anni
“È un contratto atteso da 10 anni. Pressoche’ l’80% delle sigle ha firmato, una maggioranza ampiamente qualificata. Un risultato globalmente da valutare positivamente e di ampia soddisfazione, date le condizioni di partenza e i vincoli messi dal Mef e dalle Regioni.
Siamo riusciti a fare le nozze con i fichi secchi, perche’ l’incremento medio fissato dal governo e’ di 200 euro pro capite lorde al mese, ma i flussi che siamo riusciti a determinare con un lavoro intenso, che ha richiesto un coordinamento strettissimo tra tutte le sigle, ci hanno permesso di ottenere qualcosa di significativo nel nostro interesse e nella difesa del Servizio sanitario nazionale. Abbiamo guardato alle criticita’ generali e non a interessi di singole categorie”.
Lo ha detto Carlo Palermo dell’Anaao Assomed, associazione medici dirigenti, commentando la firma del rinnovo del contratto dei medici e dirigenti sanitari avvenuta nel corso della notte. Insieme ai rappresentanti delle altre sigle sindacali che hanno sottoscritto il contratto, Palermo nella sede dell’Enpam di via Torino, a Roma, ha spiegato alla Dire (www.dire.it) i punti salienti del contratto. “Da un punto di vista economico – ha detto il responsabile Anaao – il contratto da’ delle prime risposte alle esigenze dei medici, dei veterinari, dei dirigenti sanitari che avevano lo stipendio bloccato da circa 10 anni. È rivolto ai giovani, perche’ premia le loro retribuzioni, ma anche a chi e’ piu anziano, ai dirigenti di struttura, perche’ viene valorizzata l’indennita’ di posizione fissa a un livello tale da avere forte ripercussione sugli elementi previdenziali”. Una “attenzione particolare” e’ poi rivolta al disagio, ha detto ancora Palermo, “perche’ le indennita’ di lavoro notturno e festivo vengono raddoppiate. Siamo particolarmente contenti per aver avviato finalmente una diversa direzione nella remunerazione e valorizzazione delle carriere, che oggi sono molto piu’ dinamiche e rapide”.