Indagine europea: gli imballaggi per alimenti in carta possono contenere e rilasciare sostanze chimiche provenienti dagli inchiostri utilizzati per la stampa
Un nuovo test di laboratorio mostra che gli imballaggi per alimenti in carta colorata e cartone, come contenitori di caffè e cannucce, possono contenere e rilasciare sostanze chimiche provenienti dagli inchiostri utilizzati per la stampa.
La carta è il secondo materiale di imballaggio alimentare più utilizzato dopo la plastica. A differenza della plastica, tuttavia, non esistono norme UE che ne regolano l’uso come materiale a contatto con gli alimenti.
I risultati del test su 76 campioni effettuato dal Beuc, associazione europea dei consumatori, mostrano la necessità di leggi a livello UE che regolano l’uso e la sicurezza di tutti gli imballaggi per alimenti in carta e cartone. Con la plastica monouso destinata a essere vietata nell’UE a partire dal 2021, il test ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza rispetto ad alcune alternative come le cannucce di carta.
Il test ha dimostrato che:
- Più di un campione su sei contenevano ammine aromatiche primarie, alcune delle quali sono sospettate di causare il cancro. Nove campioni contenevano queste sostanze chimiche al di sopra del limite stabilito dal regolamento UE sulla plastica;
- Quasi tutti i 76 campioni contenevano filtri UV. Si sospetta che alcuni filtri UV possano causare il cancro o interrompere il sistema ormonale. Un’ulteriore analisi di 21 campioni ha mostrato che i filtri UV migrano negli alimenti al di sopra dei livelli raccomandati in sei prodotti.
- La sicurezza della maggior parte delle sostanze che risultano migrare negli alimenti non è stata valutata dall’organismo di controllo dell’UE sulla sicurezza alimentare, l’EFSA.
Codacons: caso già in Procura
Il caso degli imballaggi in carta per alimenti potenzialmente pericolosi per la salute umana è già all’attenzione delle Procure della Repubblica di tutta Italia. Lo afferma il Codacons, commentando l’allarme lanciato dai consumatori Ue della Beuc, secondo cui test di laboratorio mostrano che gli imballaggi per alimenti in carta possono contenere e rilasciare sostanze chimiche provenienti dagli inchiostri utilizzati per la stampa.
“Già lo scorso marzo il Codacons ha presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia chiedendo di attivarsi con indagini a tappeto per garantire la salute dei consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Nell’esposto si faceva esplicito riferimento al Bisfenolo, sostanza chimica utilizzata in particolar modo nei contenitori in carta per alimenti, a partire dai cartoni per la pizza da asporto, e che si trasferisce dall’imballaggio all’alimento, configurando un potenziale rischio sanitario per i consumatori”.
“E’ necessario che le autorità competenti si attivino con urgenza per regolamentare il settore e introdurre limiti severi circa l’utilizzo di sostanze chimiche negli imballaggi, così da garantire la salute dei consumatori” conclude Rienzi.