Vertenza La Perla: licenziamenti sospesi


Al MISE primo tavolo di crisi sulla situazione occupazionale e produttiva dello stabilimento di Bologna di La Perla: l’azienda per ora ha sospeso i 126 licenziamenti

Al MISE primo tavolo di crisi sulla situazione occupazionale e produttiva dello stabilimento di Bologna di La Perla: l'azienda per ora ha sospeso i 126 licenziamenti

Si è svolto oggi al Ministero il primo tavolo di crisi sulla situazione occupazionale e produttiva dello stabilimento di Bologna di La Perla, azienda italiana leader nel settore tessile.

Al tavolo, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda, degli enti locali e le sigle sindacali.

L’incontro è stato convocato a seguito del tavolo regionale che non ha potuto fermare la decisione presa da parte dell’azienda, rilevata lo scorso anno da un investitore estero, di avviare una procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 126 lavoratrici dello stabilimento bolognese.

Nel corso della riunione odierna l’amministratore delegato ha sottolineato come la crisi dell’azienda perduri da molti anni e che il rilancio dell’azienda passi attraverso un cambiamento del modello di business, finalizzato al riposizionamento nel settore della lingerie di lusso, core business del gruppo.

Il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial ha sottolineato l’importanza da parte dell’azienda di: “Presentare al più presto un piano industriale che restituisca dignità a una regione e a un marchio legato all’identità del territorio. Chiediamo, inoltre, che l’azienda sospenda la procedura di licenziamento collettivo e si mettano in campo tutti gli strumenti a disposizione per salvaguardare i livelli occupazionali e produttivi dello stabilimento”.

Al termine del tavolo l’azienda La Perla ha accettato di sospendere la procedura di licenziamento per le 126 lavoratrici dello stabilimento di Bologna fino alla convocazione del prossimo tavolo, al fine di consentire al management di lavorare al piano industriale che verrà presentato già nei prossimi giorni ai sindacati in sede locale e avviare un dialogo con le organizzazioni sindacali, in discontinuità con quanto fatto finora e con l’obiettivo di cercare delle soluzioni per salvaguardare i lavoratori.