Il tumore al testicolo colpisce ogni anno 2.500 italiani: il 90% riesce a sconfiggerlo, fondamentale per la prevenzione l’autopalpazione a partire dalla pubertà
Il tumore al testicolo colpisce ogni anno 2.500 italiani. Uno dei principali aspetti da tenere sotto controllo, riferisce il portale Il Ritratto della Salute, è il criptorchidismo, un disturbo che si verifica quando il testicolo non scende nello scroto durante lo sviluppo.
“I giovani con storia di criptorchidismo, infertilità e ipospadia corrono un rischio fino a 40 volte maggiore di sviluppare il tumore al testicolo rispetto alla popolazione normale – afferma il prof. Alberto Lapini, Presidente Nazionale della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO) -. In presenza di questi fattori di rischio è indicata una visita urologica periodica, anche annuale. Fondamentale è inoltre informare i giovani sull’importanza dell’autopalpazione del testicolo a partire dalla pubertà. Infatti la scoperta in fase precoce del cancro al testicolo permette di ottenere sopravvivenze in percentuale elevatissima addirittura oltre al 90%. Questo tumore se ben trattato e specialmente se di basso stadio rappresenta una delle poche occasioni in oncologia dove è possibile usare il termine guarigione”.
“Promuovere la prevenzione primaria e secondaria dei tumori è uno degli obiettivi della nostra Società Scientifica – conclude il dott. Giario Conti, Segretario Nazionale della SIUrO -. Contro il cancro non si può mai abbassare la guardia. E il primo passo per riuscire a sconfiggerlo è proprio insegnare a tutta la popolazione quali sono i principali campanelli d’allarme da non sottovalutare mai”.