Sono 14 i biomarcatori nel sangue che sembrano influenzare il rischio di morte: lo rivela lo studio di un gruppo di scienziati tedeschi
Niente tarocchi o lettura della mano, la ‘linea della vita’, in questo caso della morte, potrebbe essere ‘letta’ dalla scienza. Un gruppo di scienziati tedeschi ha messo a punto un esame del sangue in grado di prevedere le probabilità di morire entro 10 anni. E, a detta dei ricercatori del Max Planck Institute for Biology of Ageing, il test ha una notevole precisione pari all’83%.
Il test è risultato più accurato del 10% rispetto agli altri ‘predittori’ di aspettativa di vita esistenti. Secondo i ricercatori si tratta di un “passo avanti emozionante” ma – avvertono – “sono necessari ulteriori ricerche prima che un test del genere possa essere utilizzato come esame convenzionale”.
Ad oggi, i medici sono in grado di predire se una persona morirà entro un anno in base a fattori di rischio, tra i quali anche la pressione sanguigna o i livelli di colesterolo, ma – sottolineano i media – non c’è mai stato un modo per misurare accuratamente il rischio di mortalità di qualcuno sui 10 anni. Gli scienziati sperano che un test del genere possa consentire di valutare meglio il trattamento per un paziente, ad esempio se una persona anziana è troppo fragile per un intervento chirurgico.