La traversata dell’Atlantico dell’ambientalista Greta Thunberg prosegue: il Codacons torna a ribadire che la realtà della difesa dell’ambiente è diversa dalla propaganda
Se questo è vero, però, rimane il fatto che la scelta di muoversi su un vascello dal valore di circa 4 milioni di euro rende impraticabile per i cittadini medi una simile strategia per ridurre le emissioni.
È per questo motivo che l’Associazione ribadisce che l’impatto climatico potrà essere ridotto solo attraverso il combinato disposto di politiche ecologiche adeguate e piccoli gesti quotidiani. Non certo ricorrendo a esose operazioni mediatiche, ininfluenti dal punto di vista ambientale, come quella di Greta. Non certo contando sul contributo di danarosi principi monegaschi, come accaduto stavolta.
I cittadini comuni dovranno scendere in campo in prima persona, utilizzando armi molto più efficaci e capillari: contribuendo al corretto smaltimento dei rifiuti, limitando l’utilizzo dell’automobile, ricorrendo ai mezzi pubblici per gli spostamenti quotidiani, evitando un eccessivo consumo d’acqua, scegliendo prodotti ricavati da materiali riciclati e riducendo il consumo di contenitori in plastica.
Pur riconoscendo la funzione di input positivo delle azioni di Greta Thunberg, quindi, l’Associazione continua a denunciare l’inaccettabile incongruenza tra realtà e propaganda, tra le doverose misure da adottare a livello collettivo e le estemporanee iniziative “ecologiste” che poco o nulla giovano alla causa ambientale – escluso il valore simbolico e pubblicitario che queste, come in questo caso, possono avere.