Radicali liberi: dalla frutta aiuto per prevenzione


Radicali liberi: mangiare frutta aiuta. L’assunzione di molte vitamine e le fibre aiutano il corpo a disfarsi di questi scarti

Radicali liberi: mangiare frutta aiuta. L'assunzione di molte vitamine e le fibre aiutano il corpo a disfarsi di questi scarti

Una mela al giorno toglie il medico di torno, ma anche una pesca, albicocche, ciliegie, fragole, agrumi e frutta in genere. Soprattutto se si parla di radicali liberi.

Questi ultimi sono molecole prodotte dal nostro organismo come scarto di numerosi processi fisiologici. Legandosi a strutture proteiche, lipidiche e al DNA hanno un ruolo centrale nell’invecchiamento cellulare, nei processi tumorali e in molte altre patologie. Il nostro corpo quindi genera tutti i giorni i radicali liberi, ma possiede anche processi in grado di smaltirli. Fumo di sigaretta, radiazioni, alcol e esposizione ad agenti chimici inquinanti ne aumentano la produzione.

Seguire stili di vita sani invece, come riferisce il portale Il Ritratto della Salute, incentiva i loro smaltimento. L’attività fisica accelera i processi metabolici (e quindi la produzione di radicali), ma migliora il loro smaltimento in maniera ben più consistente. Molte vitamine e le fibre aiutano il corpo a disfarsi di questi scarti. Al primo posto si piazza la prugna: 100 grammi sono in grado di eliminare 5.770 radicali.

Abitudini alimentari scorrette, non equilibrate in particolare per l’apporto di grassi animali, possono contribuire alla formazione di radicali liberi in eccesso. Gli alimenti più pericolosi sono pertanto quelli ricchi di lipidi, non tanto l’olio e il burro che sono facilmente controllabili, piuttosto tutte le preparazioni che contengono grassi in grande quantità come molti preparati da forno o creme spalmabili spesso ricchi di olio di palma e tante altre preparazioni, in particolare i piatti pronti da cucinare. Tuttavia la natura ha saputo inserire in alcuni nutrienti elevate quantità di antiossidanti in modo da neutralizzare, almeno in parte, la formazione di radicali liberi.

La frutta, in particolare, è ricchissima in vitamine, soprattutto la C e la E , ed è una importante fonte di antiossidanti. Utilizzando uno schema molto semplificativo, possiamo dire che per ognuno dei diversi “colori” della frutta corrispondono gruppi di antiossidanti con determinate caratteristiche, ovvero:

Frutti bianchi (come la mela): sono ricchi in quercetina, stimolatore del sistema immunitario.
Frutti blu (come le prugne e i mirtilli): sono ricchi in antocianidine, protettive delle nostre vene.
Frutti arancioni (come arance e albicocche): sono ricchi in carotenoidi, benefici per la vista oltre che per la pelle.
Frutti rossi (come anguria, fragole, ciliegie): sono ricchi in licopene, utile nella prevenzione tumorale.
Frutti verdi (come kiwi): sono ricchi in vitamina C, potente antiossidante.

È quindi importante consumare tipi di frutta sempre diversi, per potersi garantire un pool di antiossidanti il più vasto e completo possibile.

Un’altra proprietà della frutta è quella di fornire una buona quantità di fibra , sia solubile (contenuta soprattutto nella polpa) sia insolubile (contenuta soprattutto nelle bucce); comunque si presenti ha un effetto benefico sulla funzionalità del nostro intestino, sul metabolismo glucidico e lipidico. Per questo, sarebbe consigliabile consumare, almeno ogni tanto, anche frutta con la buccia, naturalmente lavata con molta cura, soprattutto se deve essere assunta da bambini o donne in gravidanza. Inoltre nella buccia, a volte, si nascondono altri tipi di antiossidanti, altrettanto importanti. Il limonene, ad esempio, è un torpenoide derivato dalle bucce di agrumi (presente nella parte bianca quindi commestibile) che possiede spiccate proprietà antiossidanti e antitumorali, protegge le cellule dallo stress ossidativo e dalle disfunzioni mitocondriali. Non bisogna dimenticare che la frutta è ricca anche di acqua e sali minerali ed è quindi utile per favorire l’idratazione, contrastare la ritenzione di liquidi e facilitare il transito intestinale.