Casapound e Forza nuova non esistono più sui social Facebook e Instagram. Bloccate le pagine dei leader. Zingaretti e Boldrini esultano: “Finisce la stagione dell’odio”
“Facebook ha chiuso la mia pagina, 140.000 iscritti. E quella di CasaPound, 250.000. Ha chiuso le pagine dei nostri consiglieri comunali democraticamente eletti. Un abuso, commesso da una multinazionale privata in spregio alla legge italiana. Uno sputo in faccia alla democrazia”. Lo scrive su twitter nel pomeriggio Simone Di Stefano, leader di Casapound. In un altro tweet, riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it), scrive: “Un abuso commesso in un giorno simbolico. Un segnale chiaro di censura che per ora colpisce noi, ma indirizzato a tutta l’opposizione al Governo Pd/5Stelle. Questo è solo l’inizio, chissà di cosa saranno capaci”.
FIORE: FACEBOOK MOSTRA SUO VERO VOLTO, CHIUSE PAGINE FORZA NUOVA
“Facebook mostra il suo vero volto. Chiuse le pagine a tutta Forza Nuova. La polizia politica di Zuckerberg cerca di colpire la campagna di Forza Nuova contro il governo di estrema sinistra e Bruxelles. Risponderemo con più piazza e più reclutamento“. Lo scrive su twitter il leader di Forza Nuova Roberto Fiore.
ZINGARETTI: DA FACEBOOK SCELTA GIUSTA PER METTERE FINE A STAGIONE ODIO
“Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram.” Una motivazione esemplare a sostegno di una scelta giusta e coraggiosa. Dobbiamo condividere e diffondere queste parole importanti per mettere fine alla stagione dell’odio. Ci sono persone che se vincessero negherebbero ad altre persone il diritto di esistere. Non bisogna mai dimenticarlo.” Lo scrive su facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
BOLDRINI: BENE FACEBOOK, PASSO VERSO ARCHIVIAZIONE STAGIONE ODIO
“Bene Facebook. Un altro passo verso l’archiviazione della stagione dell’odio organizzato sui social network. #Casapound #ForzaNuova”. Lo scrive su facebook la deputata Leu Laura Boldrini.
FEDELI: CHI SPARGE ODIO COME CASAPOUND NON HA PIÙ CAMPO LIBERO SUI SOCIAL
“Per la prima volta facebook e instagram chiudono decine di pagine e profili di Casapound. Chi sparge odio e violenza non ha più campo libero sui social network. Adesso andiamo avanti con una normativa complessiva di prevenzione e sanzione dei linguaggi d’odio sul web”. Lo scrive su twitter la senatrice Pd Valeria Fedeli.
ESULTA ANCHE IL CODACONS
Bene per il Codacons la decisione di Facebook di chiudere pagine e profili che violano i regolamenti dell’azienda e possono rappresentare un pericolo per i giovani.
“Da tempo chiediamo al noto social network un giro di vite contro quelle pagine che non solo violano le regole di Facebook, ma possono rappresentare un danno per la collettività, diffondendo messaggi sbagliati o di incitamento all’odio e alla violenza – spiega il presidente Carlo Rienzi – In tal senso ci mettiamo a disposizione degli utenti che possono segnalare al Codacons profili e pagine fuorilegge per le opportune misure da intraprendere al fine di ottenerne la chiusura. Siamo convinti che anche Facebook abbia lo stesso interesse dei cittadini a tutelare i diritti, la sicurezza e il bene comune”.
Il Codacons chiede ora all’azienda di puntare il mirino sull’uso indiscriminato di immagini di minori che viene fatto sui social network, a partire da Instagram, da parte di personaggi noti e molto seguiti dal pubblico. Il primo vip a finire nel mirino dell’associazione è Chiara Ferragni, già oggetto di richiami per messaggi pubblicitari a marchi commerciali contenuti sul suo profilo Instagram.
Nelle settimane scorse il Codacons ha contestato con un esposto al Garante per la privacy e a quello dell’infanzia la pubblicazione sui social network di foto del figlio della nota influencer, in violazione degli artt. 4,7,8 e 145 del D.Lgs. 30.06.2003 n. 196 (riguardanti la tutela della riservatezza dei dati personali) nonché della Convenzione di New York del 20-11-1989 laddove all’art. 16 stabilisce che: “1. Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione. 2. Il fanciullo ha diritto alla protezione della legge contro tali interferenze o tali affronti”. Anche l’art. 8 delle Regole di Pechino, intitolato “Tutela della vita privata”, prevede che “il diritto del giovane alla vita privata deve essere rispettato a tutti i livelli, per evitare che inutili danni gli siano causati da una pubblicità inutile e denigratoria”.