Occhio secco: una App rende più facile la cura


Occhio secco: arriva Arianna, la APP che rende più facile la cura. E’ il primo strumento mai realizzato fino ad ora per monitorare in remoto la malattia

Occhio secco: arriva Arianna, la APP che rende più facile la cura. E' il primo strumento mai realizzato fino ad ora per monitorare in remoto la malattia

Nonostante negli ultimi anni stia aumentando, da parte di medici e pazienti, la consapevolezza che la disfunzione dell’occhio secco sia una vera e propria malattia cronica, oggi la presa in carico di questa patologia risulta ancora difficoltosa.  Il paziente, infatti, non sempre riesce a trovare nei medici una risposta immediata alla propria problematica, come confermano anche i risultati di una recente indagine a campione*, in cui circa il 62% degli intervistati ha dichiarato di essersi rivolto ad almeno 2 specialisti per avere una soluzione soddisfacente. Proprio per offrire uno strumento in grado di superare questa distanza medico – paziente, nasce quindi la App Arianna, il primo strumento mai realizzato fino ad ora per monitorare in remoto la malattia dell’occhio secco.

La patologia: ne soffre 1 persona su 3

La disfunzione dell’occhio secco è una condizione molto comune, che colpisce circa 1 persona su 3 nel mondo, soprattutto con l’avanzare dell’età, secondo i dati diffusi dalla Tear Film & Ocular Surface Society (TFOS), organismo che riunisce 150 scienziati, clinici e professionisti del settore provenienti da 23 Paesi.

“Se in passato l’occhio secco veniva considerato come un semplice disturbo temporaneo e come tale trascurato e non curato, con il rischio di andare incontro nel tempo a problematiche più gravi, oggi, grazie alle raccomandazioni degli oculisti, i pazienti sono più informati e stanno acquisendo una maggiore consapevolezza. Una conferma di questo nuovo atteggiamento può essere trovata anche nei dati acquisiti dal sondaggio citato in precedenza: l’82% degli intervistati considera infatti la sindrome dell’occhio secco una malattia cronica a tutti gli effetti, che monitora attraverso appuntamenti periodici a breve termine (il 53% degli intervistati fissa infatti visite di controllo con una frequenza di 3 – 6 mesi). Questo tipo di consapevolezza è fondamentale per poter gestire nel modo più corretto ed efficace la problematica” spiega la Dr.ssa Pierangela Rubino, Dirigente Medico specialista in oculistica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma.

La terapia: l’importanza del rapporto con il medico

Data la mutevolezza della malattia nel tempo, anche la terapia dovrà essere dinamica e personalizzata: caratteristiche che dovranno essere ben spiegate dall’oculista, precisa sempre la Dr.ssa Rubino: “Si rende necessaria un’empatia medico-paziente, con una spiegazione adeguata della patologia e della causa di occhio secco, che varia da caso a caso. Fondamentali quindi la comprensione adeguata del trattamento a seconda dei segni, dei sintomi e di eventuali patologie alla base dell’occhio secco, la presenza di controlli periodici per verificare se le cure stiano funzionando o se debbano essere modificate, l’elargizione di consigli pratici su cosa fare per evitare il peggioramento dei sintomi. In questo contesto è quindi necessario che il paziente sia consapevole del fatto che la terapia debba essere modulata in funzione del quadro clinico manifestatosi nel tempo, con presidi ad azione multipla, efficaci nel lungo termine e in grado di modificare la storia naturale della patologia aggredendo il fattore fisiopatologico preponderante in quel momento“.

La APP Arianna Eye Care: un collegamento costante medico – paziente

Il ruolo chiave giocato dal rapporto medico – paziente nel trattamento dell’occhio secco è il concetto che sta alla base dello sviluppo della APP Arianna Eye Care, la prima applicazione pensata per il paziente che soffre di questa patologia. Promossa dal Registro Italiano dei pazienti con Disfunzione Lacrimale, con il contributo educazionale e non vincolante di Thea Farma, Arianna è infatti un’app gratuita disponibile per Ios e Android che connette paziente e medico per tutto il tempo intercorso tra una visita e la successiva.

L’obiettivo dell’applicazione è accompagnare il paziente nella gestione della malattia dell’occhio secco in modo più continuativo ed efficace – spiega il Prof. Maurizio Rolando, Presidente del Registro Italiano dei pazienti con Disfunzione Lacrimale e Professore di Oftalmologia presso IsPre Oftalmica di Genova -. L’idea – prosegue – è infatti quella di fornire al paziente un apparato per segnalare che il medico è interessato a sapere come sta, una sorta di “confidente elettronico” in contatto con il medico a cui segnalare il proprio stato, oltre che un sistema per registrare l’andamento della malattia nel tempo“.

Il funzionamento di Arianna è semplice, ideale anche per un target senior, maggiormente colpito dalla malattia dell’occhio secco.

In questo modo, Arianna può rappresentare il “collante” ideale tra la prima visita e quelle successive di follow up. Inoltre, è importante sottolineare che, oltre a far sentire il paziente meno solo nel proprio percorso di cura, Arianna costituisce senza dubbio per l’oculista uno strumento in grado di migliorare la compliance terapeutica.