Il festival del teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino torna per la seconda volta nella penisola scandinava per un focus sulla drammaturgia contemporanea. Sei spettacoli di autori della Norvegia e una sezione dedicata a Jon Fosse, introdotto in Italia proprio dal teatro sestese
Intercity Oslo II. Il festival organizzato dal Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino torna per la seconda volta nella penisola scandinava dopo l’edizione del 2009, per un aggiornamento sul teatro e soprattutto sulla drammaturgia norvegese. “L’approccio con la patria di Ibsen è sempre facile. L’apparente ghiaccio esteriore nasconde un grande cuore che batte forte e senza perdere colpi” spiega il direttore artistico Dimitri Milopulos. Dopo un lungo lavoro di ricerche, di letture e di incontri direttamente nella capitale norvegese per selezionare i migliori tra i testi scritti negli ultimi anni e mai rappresentati in Italia, sono sei i testi selezionati. La crème de la crème della drammaturgia norvegese, includendo “il nuovo Beckett” Jon Fosse, anche se attualmente ha smesso di scrivere per il teatro. A lui il Festival dedicherà una sezione ad hoc, per dare continuità a questo rapporto nato nel 2001, creando un progetto dedicato a questo unico e meraviglioso connubio tra letteratura, prosa e poesia in scena.
Va in scena alla fine del mese di settembre (27, 28, 29 settembre) “L’ostaggio” (Kapring) di Einar Schwenke, per la regia di Dimitri Milopulos. Un testo tragicomico in cui la realtà si avvicina pericolosamente alla finzione, dove i ruoli si mescolano e i personaggi cambiano man mano che l’azione si consuma.
“Ritorni” (Tilbakekomstene) di Fredrik Brattberg diretto da Fabio Mascagni è in cartellone il 4, 5 3 6 ottobre. L’autore ci fa viaggiare nel complesso mondo dei sentimenti e degli affetti, fino a smontarli completamente e sminuirli di valore, sino a che non diventano che pura ripetizione. A seguire il palcoscenico della Limonaia darà spazio (5, 6, 12, 13 ottobre) a “Uomini da poco” (Små menn) di Hans Petter Blad per la regia di Marco Di Costanzo. Il testo è il confronto tra due amici con idee opposte su, mascolinità, politica e violenza. “L’asino” (Eselet) di Jesper Halle farà parte del programma con uno studio / mise en espace (12 ottobre), curato dalla compagnia Gogmagog.
Intercity Oslo II prevede anche un progetto dedicato a Jon Fosse, drammaturgo, romanziere e poeta, è stato per anni l’autore di teatro più importante della Norvegia. In programma due appuntamenti con “Sento”, la lettura di due opere di Fosse per un pubblico adagiato sulle sdraio sistemate nel bellissimo giardino della Villa Corsi Salviati di Sesto Fiorentino. Il 22 settembre Monica Bauco legge “Mattino e sera”, accompagnata al pianoforte da Federico Ciompi, mentre il 29 settembre Tocca a Teresa Fallai con “Insonni”, con le musiche e effetti sonori di Vanni Cassori.
Per il teatro di Jon Fosse il 19 ottobre va in scena “The dead dogs” nell’elegante versione di Thea Dellavalle-Irene Petris. Debutterà per Intercity (19 ottobre) un primo studio /mise en espace sull’ultimo testo che Jon scrisse per il teatro, MARE, diretto da Dimitri Milopulos. Parallelamente nel Foyer del Teatro della Limonaia accompagnerà tutta la programmazione la Mostra fotografica Jon Fosse in Italia! Le opere di Fosse messe in scena in Italia attraverso una ampia testimonianza fotografica. Nel festival anche un’appendice dedicata a Montreal con il nuovo testo di Michel Marc Bouchard “Sotto lo sguardo delle mosche”, per la regia di Simone Schinocca (26 e 27 ottobre).