AIFA: terminata carenza del medicinale Questran


AIFA: il medicinale Questran, nella formulazione in bustine da 4 g polvere per sospensione orale, non risulta più carente sul territorio nazionale

AIFA: il medicinale Questran, nella formulazione in bustine da 4 g polvere per sospensione orale, non risulta più carente sul territorio nazionale

AIFA comunica che il medicinale Questran, nella formulazione in bustine da 4 g polvere per sospensione orale (AIC 023014018), non risulta più carente sul territorio nazionale, secondo quanto comunicato dall’azienda titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in commercio.

Al fine di tutelare la salute pubblica e in considerazione del fatto che la carenza ha riguardato anche gli altri Paesi in cui Questran è commercializzato, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha comunque disposto il blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale, per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti.

Il Questran, contenente il principio attivo colestiramina cloridrato, appartiene alla classe dei farmaci noti come sequestranti degli acidi biliari ed è indicato per diminuire i livelli di colesterolo nel sangue nei pazienti con ipercolesterolemie primarie, con ipercolesterolemia associata ad ipertrigliceridemia quando la prima rappresenta il problema terapeutico principale, nei pazienti che non rispondono al solo trattamento dietetico ed anche per ridurre il prurito associato al blocco parziale delle vie biliari.

Il Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in commercio (AIC) è l’azienda farmaceutica Cheplapharm Arzneimittel GMBH, che lo commercializza in Italia, Belgio, Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Argentina e Brasile. L’AIFA e Cheplapharm Arzneimittel GMBH sono in costante contatto per la risoluzione delle eventuali problematiche legate al raggiungimento della massima capillarità nella distribuzione su tutto il territorio nazionale delle confezioni ora disponibili.

A seguito del precedente stato di carenza, per un breve periodo iniziale potrebbe generarsi un’elevata richiesta delle confezioni ora disponibili. Pertanto, l’Agenzia raccomanda un approccio consapevole all’acquisizione del medicinale e invita ad evitare la corsa all’approvvigionamento.