A Firenze la stagione del teatro di Rifredi punta alla nuova drammaturgia e alle produzioni, il via con “Tebas Land” diretto da Angelo Savelli
Un teatro con un’identità precisa quello di Rifredi. Fatta di nuova drammaturgia, non solo italiana, di produzioni originali, di classici rivisitati e di vernacolo, di teatro internazionale, di musica e danza. Oltre che della riproposta di spettacoli molto applauditi nelle stagioni precedenti, che si tratti della divertente psico-camminata urbana di “Walking Therapy” di Gregory Eve e Luca Avagliano oppure della favola nera raccontata da Emma Dante ne “La scortecata”.
La sala fiorentina quindi anche per la stagione 2019-2020 ribadisce la sua vocazione e le sue scelte artistiche, impaginando un cartellone, firmato dal direttore artistico Giancarlo Mordini, siglato dallo slogan “il Teatro ti sveglia”, che invita alla riflessione e alla consapevolezza dei tanti aspetti che distinguono il nostro complicato quotidiano.
L’apertura di stagione è nel segno di un debutto, che vede ancora una volta Angelo Savelli in veste di traduttore e regista di “Tebas Land” (10-27 ottobre) opera del franco-uruguaiano Sergio Blanco. Ciro Masella e Samuele Picchi sono gli interpreti dello spettacolo, che racconta la storia di un parricida e del drammaturgo che vuol mettere in scena la sua vicenda. Blanco ha creato un’opera che fonde magnificamente l’emozione, la poesia e la passionalità del racconto di una terribile tragedia familiare, con la lucidità e l’astrazione del linguaggio e della comunicazione teatrale, in quanto lo spettacolo viene montato e smontato in diretta sotto gli occhi del pubblico in un affascinante gioco di scatole cinesi.
La stagione prosegue con la vecchia e burbera Bruna del camaleontico Alessandro Riccio che porta in scena, per il terzo anno consecutivo, “Bruna è la notte” (29 ottobre>10 novembre).
Spazio alla danza con la Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello impegnata in “Dance Europe Express” (15 e 16 novembre), mentre ritorna con un cast “nuovo e fiammante” e in una veste ancora più divertente “Il generale” (22 e 23 novembre), spettacolo corrosivo e spassoso, in bilico tra il grottesco e il tragicomico sulla sete di potere e sulla megalomania umana, che vede protagonista e regista Ciro Masella.
“La matematica in cucina” (29 novembre) è uno spettacolo che Angelo Savelli ha tratto da un originale libro del matematico Enrico Giusti. Un divertente cabaret scientifico-culinario, che ci fa scoprire la matematica dove meno ce l’aspetteremmo: nella cucina di casa nostra. Fabio Magnani e Samuele Picchi sono la scalcagnata coppia di “fuori sede” alle prese con pentole e fornelli e insospettate alchimie matematiche.
Quattro musicisti, un medico, un bizzarro percorso terapeutico: ecco a voi “Manicomic” (6>8 dicembre) il nuovo, esilarante spettacolo della Rimbamband qui diretta da Gioele Dix, seguito dal monologo di Antonella Questa “Vecchia sarai tu” (12>14 dicembre). La compagnia Il Grillo porta in scena “L’acqua cheta”, classico fiorentino di Augusto Novelli (27-29 dicembre), mentre l’ultimo dell’anno è in “giallo” con Marco Malvaldi e il suo romanzo storico “Odore di chiuso” (31 dicembre>6 gennaio) adattato per la scena da Angelo Savelli, per la regia di Andrea Bruno Savelli. Una nobiltà in decadenza, un castello in Maremma, tentati omicidi e omicidi riusciti che coinvolgono un detective suo malgrado, nientemeno che il celebre cuoco ed esperto gastronomico Pellegrino Artusi. Interpreti Sergio Forconi, Andrea Kaemmerle, Amerigo Fontani, Diletta Oculisti, Pietro Vené e Andrea Bruno Savelli. Produzione Teatrodante Carlo Monni.
In “Ballantini e Petrolini” (16>19 gennaio), Dario Ballantini ci ripropone un cavallo di battaglia del suo repertorio giovanile: il grande Ettore Petrolini. Tindaro Granata è tra gli interpreti de “La locandiera” di Goldoni diretta da Andrea Chiodi (23-25 gennaio), mentre Alessandro Riccio si affida a un nutrito cast per il suo “Camerini” (28 gennaio-2 febbraio) che racconta molte esperienze di vita teatrale e non. Torna a Rifredi la Shakespeare Bignani Company con “le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti” (6-8 febbraio), mentre Angelo Savelli ha tradotto e curato la regia dello spiazzante “Tre rotture” di Rémi De Vos (11>15 febbraio) con Monica Bauco e Riccardo Naldini.
Gli Yllana sono sempre esilaranti anche in questa nuova formazione Primitals Brothers, uno straordinario quartetto di cantanti in una commedia musicale a cappella: “The primitals” (12>15 marzo). Quattro aborigeni disposti a conquistare il pubblico tra risate e colpi di spada, tra canzoni pop e arie liriche. Sciamanismo a quattro voci. Premio del pubblico come miglior musical al Festival d’Avignone 2019. Produzione Yllana e Primital Brothers.
Ancora una produzione Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi con la ripresa de “Il principio di Archimede” (19 marzo>5 aprile) del drammaturgo catalano Josep Maria Miró, mentre Sotterraneo presenta “Shakespearology” (8>10 aprile) un one-man-show scritto da Daniele Villa e interpretato da Woody Neri. Una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.
Un galà per festeggiare i dieci anni della Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello questa è “Maratona in danza” (15>16 aprile).
E infine, con l’approssimarsi della bella stagione, tornerà il cult estivo per eccellenza firmato Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi: “Walking thérapie” la psico-camminata urbana condotta da Gregory Eve e Luca Avagliano. Un divertente format di teatro urbano, itinerante e interattivo, scritto da tre estrosi teatranti belgi, Nicolas Buysse, Fabrice Murgia e Fabio Zenoni che lo hanno presentato per la prima volta nel 2015 al Festival di Avignone Off.
Prosegue anche quest’anno la collaudata rassegna pomeridiana Domenica famiglie a teatro. Il Paracadute di Icaro presenta LA FABBRICA DEI SOGNI (1° dicembre) una favola moderna, vulcanica e divertente per piccoli e grandi spettatori. #IOSONOSAMIA (12 gennaio) su un tema di grande attualità tratto dal libro di Giuseppe Catozzella “Non dirmi che hai paura”. E per esorcizzare certe paure ecco CHI HA PAURA DEI MOSTRI? (16 febbraio). Situazioni comiche e coreografie coinvolgenti le troviamo ne LA CASA DEI GATTI (8 marzo). E infine, in coproduzione con Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi, LA CANTATA DI PETER PAN (19 aprile). Non una fiaba ma una cantata per l’eterno fanciullo de “L’isola che non c’è”.