Pd, Orlando: “Per cambiare l’Italia niente ultimatum, né dal Papetee né dalla Leopolda”. Renzi: “Lo vedo agitato”
“Non è che se un ultimatum lo lanci dal Papeete è peggio che se lo lanci dalla Leopolda…”. Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, alla giornata conclusiva della festa di Dems a Rimini, invita a sostenere senza ambiguita’ il governo presieduto da Giuseppe Conte.
“Gli ultimatum non vanno lanciati, perché sennò si sfascia tutto. Qui in gioco c’è la tenuta della democrazia liberale in questo paese e chi mette in discussione, giocando col fuoco, la tenuta di questo governo, mette in discussione la tenuta della democrazia liberale di questo paese”, dice Orlando.
Il vicesegretario dem sottolinea ancora, come riferisce la Dire (www.dire.it): “Noi non vogliamo fare quattro campagne elettorali parallele da qui a quando si voterà, noi vogliamo cambiare l’Italia. E per cambiare l’Italia non si fanno ultimatum, non si fanno interviste a distanza, non si dice devi fare questo, altrimenti… Altrimenti cosa?”.
Alla proposta di Renzi di utilizzare le risorse che servono a finanziare il cuneo fiscale per le misure destinate alle famiglie, il vicesegretario Pd ribatte: “Io non so che cosa abbiano fatto di male i lavoratori dipendenti italiani agli esponenti di Italia viva: traumi infantili, un operaio che ti ha schiacciato un piede quando eri piccolo. Ma la pervicacia con la quale si insiste nell’eliminare una misura, giustamente non ancora all’altezza delle aspettative, ma che comunque dà un segnale, è veramente sospetta ed incredibile”.
RENZI: ORLANDO AGITATO, FORSE AL PAPEETE C’È ANDATO LUI
Da Andrea Orlando “non arriva un complimento. Con una battuta potrei dire che Orlando per fare un termine di paragone deve conoscere almeno uno dei due posti. Siccome alla Leopolda non s’è mai visto, viene il dubbio che sia andato qualche volta al Papeete per rilassarsi. Il mio amico Andrea Orlando lo vedo un po’ agitato…”. Lo dice Matteo Renzi di Italia Viva a In mezz’ora in più su Rai Tre.
“ORLANDO E GLI ALTRI FANNO LA GUERRA AL MATTEO SBAGLIATO”
Nell’attacco di Andrea Orlando, Matteo Renzi, intervistato a In mezz’ora in più, legge una conferma della giustezza della scissione. “Questi hanno fatto la guerra al Matteo sbagliato. Hanno fatto la guerra a me anzichè combattere Salvini. Io e Salvini non siamo la stessa cosa, Orlando non l’ha capito…”, dice Renzi. L’ex segretario Pd aggiunge: “Quello che non capisco è che io combatto contro Salvini, e Orlando combatte contro di me”.