Via libera definitivo al taglio dei parlamentari, approvato con 553 sì. Dalla prossima legislatura ci saranno 345 eletti in meno
Con il voto a larghissima maggioranza dell’aula della Camera, il taglio dei parlamentari riceve il via libera definitivo. I si’ alla riforma costituzionale, fortemente voluta dal Movimento 5 stelle, sono stati 553, i no 14 e 2 gli astenuti. Hanno votato a favore le forze di maggioranza (M5s, Pd, Italia Viva, Leu) e le forze di opposizione (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia), anche se con alcuni distinguo personali al loro interno, piu’ alcuni deputati del gruppo Misto. Uniche forze del Parlamento contrarie al taglio sono state +Europa (3 deputati) e Noi con l’Italia (4 deputati guidati Maurizio Lupi). Ha votato in dissenso dal M5s il deputato Andrea Colletti. In dissenso dal gruppo anche la dem Angela Schiro’, eletta all’estero, che si è astenuta.
Trattandosi di una proposta di legge di modifica della Costituzione, spiega l’Agenzia Dire (www.dire.it), l’esame ha previsto quattro letture parlamentari (una doppia lettura conforme di Camera e Senato). Il ddl modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione stabilendo una riduzione pari al 36,5 per cento del numero dei parlamentari: dagli attuali 945 a 600. In pratica 345 eletti in meno: i deputati diventano 400; i senatori 200. Dalla prossima legislatura in Parlamento siederanno dunque meno eletti.
Non tutti però sono favorevoli al taglio dei parlamentari. Se Emma Bonino aveva espresso tutta la sua contrarietà nei giorni scorsi ora arriva un’iniziativa per indire il referendum previsto dalla Costituzione. Lo annuncia il presidente della fondazione Einaudi Giuseppe Benedetto che domani avvierà la raccolta di firme tra i parlamentari (è necessario che firmi un quinto dei membri di una Camera) per l’indizione del referendum confermativo sulla riforma.
“E’ una pessima riforma“, dice Benedetto. Debora Bergaminini di Forza Italia, che pure oggi voterà a favore della riforma “per spirito di partito”, firmerà per l’indizione del referendum. “Sono favorevole a che si pronunci il popolo“, dice.
M5S IN PIAZZA: MENO PARLAMENTARI PIÙ ASILI NIDO
Una trentina i deputati dei Cinque stelle sono usciti in piazza Montecitorio dopo il voto della Camera sul taglio dei parlamentari. La pattuglia dei portavoce pentastellati ha esposto uno striscione di carta con l’immagine di alcune poltrone. Il capo politico, Luigi Di Maio, assieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, e il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, ha stracciato questo lungo cartellone. Dietro, la scritta ‘Meno 345 parlamentari, 1 miliardo per i cittadini’. Alcuni deputati reggevano dei piccoli cartelli con scritto ‘Meno parlamentari più asili nido’.
DI MAIO: PICCOLO PASSO PER POLITICA, GRANDE SALTO PER PAESE
“Erano quarant’anni che si provava a fare questa riforma e nessuno c’era riuscito. La novità è stata il Movimento cinque stelle, abbiamo fatto votare questa riforma a tutti”. Lo dice Luigi Di Maio, festeggiando il taglio dei parlamentari in piazza Montecitorio. Poi, parafrasando la celebre frase di Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, Di Maio aggiunge: “E’ un piccolo passo per la politica ma un grande salto per il Paese e per i cittadini”.
CONTE: TAGLIO PARLAMENTARI PASSAGGIO STORICO, DARÀ EFFICIENZA
“Il Parlamento italiano oggi ha concluso un percorso di riforma costituzionale molto importante ed è sicuramente un passaggio storico, perché con questa ultima votazione è stato deliberato uno snellimento del numero dei parlamentari”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando a a Palazzo Chigi il presidente designato del Consiglio europeo, Charles Michel. La riforma, aggiunge il premier, “darà quindi anche un contenimento dei costi ma è molto importante perché prelude anche a una maggiore efficienza dei lavori”. E avvicina i cittadini alle Istituzioni. Questa riforma costituzionale sicuramente potrà poi preludere, assieme ad altri progetti di riforme, ad una maggiore efficienza del sistema parlamentare”