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Apnee ostruttive del sonno: ne soffre metà dei camionisti

Apnea ostruttiva del sonno, pitolisant riduce la sonnolenza diurna in pazienti che non tollerano la ventilazione meccanica a pressione positiva

Apnee ostruttive del sonno: secondo un sondaggio effettuato dall’Associazione Apnoici Italiani Onlus ne soffre un camionista italiano su due

Circa il 50% dei camionisti italiani soffre di apnee ostruttive del sonno, condizione che può causare improvvisi colpi di sonno quando sono alla guida. È quanto emerge da un sondaggio condotto su 905 autisti di camion effettuato dall’Associazione Apnoici Italiani Onlus lo scorso anno (1).

“Se i camionisti, ogni giorno, hanno la responsabilità di guidare mezzi pesanti alcune tonnellate, anche le compagnie di trasporti allora hanno l’obbligo civile e morale di assicurare che i loro dipendenti siano nelle migliori condizioni di sicurezza alla guida e non a rischio di addormentarsi per la cattiva qualità del sonno. È una norma in linea con la vigente legislazione europea che regola i rinnovi della patente per le persone che soffrono di apnee notturne” ha tuonato Luca Roberti, presidente dell’Associazione Apnoici Italiani Onlus al 29° European Respiratory Society International Congress in corso a Madrid, proprio per rendere obbligatorio per le compagnie di trasporti un test atto a valutare eventuali problemi respiratori del sonno.

Una buona qualità del sonno indispensabile per chi guida
Le apnee ostruttive del sonno (OSA, da Obstructive Sleep Apnoea) hanno luogo quando le parti molli della gola e del palato si rilassano e si stringono, ostruendo il passaggio dell’aria nelle vie aeree superiori, causando russamento e interruzioni del sonno, che a loro volta provocano un peggioramento della qualità della vita, facendo sentire le persone stanche e assonnate durante il giorno.

Da numerose ricerche è emerso che la privazione del sonno dovuto alle OSA può aumentare di 12 volte il rischio di fare un incidente stradale. Per questo motivo è stata emessa la direttiva UE 2014/85/EU, al fine di limitare gli incidenti dovuti a colpi di sonno e che prevede che chi soffre di OSA severe o moderate si deve sottoporre a una valutazione medica prima del rilascio o rinnovo della patente; e che quindi si deve astenere dal guidare finché non è stata formulata una diagnosi e, nel caso, intraprese azioni correttive per tenere sotto controllo il problema, come ad esempio la diminuzione dell’eccesso di peso corporeo, il principale fattore di rischio per le OSA.

Il sondaggio tra i camionisti italiani 
Luca Roberti e colleghi hanno condotto uno studio sulla OSA dei camionisti nel 2018, basato su un sondaggio sulla salute dei guidatori richiesto da Federtrasporti. Tra marzo e dicembre 2018 sono stati intervistati i dipendenti di 50 aziende facenti parte di Federtrasporti, da pazienti volontari esperti, medici e infermieri. Non solo: a ciascun partecipante il sondaggio sono stati misurati peso e circonferenza addominale, nonché chiesto delle sue condizioni di salute (se, per esempio, soffriva di diabete) e delle sue abitudini e stile di vita (se fumatore e quanto).

È stato quindi domandato se soffrissero di mancanza di respiro durante il sonno e se avessero apnee notturne; se russassero; se fosse capitato di svegliarsi per bisogno di urinare impellente; se fossero soddisfatti della loro qualità del sonno; se durante il giorno (eccetto dopo pranzo) sentissero il bisogno di dormire; e infine se facevano uso di medicine contro l’ipertensione.

Camionisti e qualità del sonno: al di sotto della media nazionale

Ecco i dati ottenuti: dei 905 camionisti intervistati 887 erano uomini e 17 donne, con età variabile tra i 19 e 78 anni. È emerso che il 77% dei soggetti era sovrappeso od obeso, con un indice di massa corporeo BMI superiore o uguale a 25kg/m2.
Per la precisione il 23% aveva BMI inferiore a 25, 43% un BMI compreso tra 25-30, 23% tra of 30-35, 9% tra 35-40 e il 2% superiore a 40.

Circa il 10% dei soggetti (90 individui) hanno affermato che i loro partner si accorgono che spesso smettono di respirare durante il sonno; Il 55% sono russatori abituali (508 camionisti); il 43% ha risposto affermativamente ad almeno due delle domande del questionario e quindi sono considerati a rischio di OSA (387 persone); il 17% aveva ipertensione e il 6% diabete.

Dei 508 russatori abituali, il 15% (78 individui) soffriva anche di OSA il che evidenzia che la percentuale di camionisti con OSA nell’intero gruppo è superiore a quel 10% che dichiarano di esserne consapevoli. Tra i russatori abituali, il 35% ha dichiarato di non essere soddisfatto della qualità del proprio sonno e il 21% di avere sonnolenza durante il giorno.

Sebbene non ci sia un legame tra OSA ed età, è emerso che il numero di russatori aumenta con l’avanzare di quest’ultima: 43% di russatori sono sotto i 35 anni, 53% tra 35 e 49 e 65% over 50.

“Il nostro studio osservazionale – commenta Roberti – ha mostrato che l’incidenza di OSA tra i camionisti è più alta di quella della popolazione generale. Ciò si deve anche a uno stile di vita che li obbliga a stare seduti per ore e con poco tempo per fare attività fisica durante la giornata”.

Si stima infatti che l’incidenza di OSA nella popolazione sia compresa tra il 6 e il 17%, con dei picchi per particolari categorie di persona, quali gli obesi, gli anziani e alcune minoranze etniche.

“Le compagnie di trasporti dovrebbero rendere obbligatorio il ricorso ad esami medici per diagnosticare eventuali patologie legate a problemi respiratori del sonno e tenere in particolare considerazione il regime alimentare” ha concluso Roberti.

Lo studio è proseguito sul 5% di partecipanti: i ricercatori hanno investigato sul flusso respiratorio, livelli di ossigeno nel sangue da svegli, russamento e posizione durante il sonno tramite dispositivi indossati dai camionisti. I risultati sono stati utilizzati per validare l’accuratezza dei dati ottenuti dal questionario.

“Questo studio fornisce dati molto interessanti sulle problematiche respiratorie dei camionisti e mostra che l’incidenza di OSA è molto più alto risspetto ad altre categorie di lavoratori – ha dichiarato la professoressa Anita Simonds Consultant in Respiratory and Sleep Medicine at Royal Brompton and Harefield NHS Foundation Trust, Regno Unito, e Vice President of the European Respiratory Society” (2).

“L’OSA, tuttavia, è fortunatamente trattabile con la perdita di peso, l’astensione dal fumo e lo svolgimento di attività fisica moderata – tutte misure che posso aiutare a ridurre il rischio di incidenti automobilistici – mentre nei casi più gravi è necessario il ricorso a supporti alla respirazione, come le maschere ventilate”.

Bibliografia
[1] Abstract no: PA2000, “Obstructive sleep apnoea screening the truck driver population”, by Luca Roberti et al; “Current perspectives in sleep-disordered breathing” poster discussion session, 8.30-10.30 hrs CEST, Monday 30 September, room 6D.
[2] “Prevalence of obstructive sleep apnea in the general population: a systematic review”, by Chamara V. Senaraatna. Sleep Medicine Reviews. August 2017, Volume 34, pages 70-81. doi.org/10.1016/j.smrv.2016.07.002

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