Al Maxxi di Roma apre la mostra su Altan con vignette e tavole originali: sarà aperta fino al 20 gennaio, con un percorso da Pimpa a Cipputi
Duecento vignette che raccontano la storia d’Italia, dagli anni Settanta ai giorni nostri. Ma anche tavole originali, poster, illustrazioni, quadri e filmati. Tutto questo è la mostra ALTAN. Pimpa, Cipputi e altri pensatori inaugurata al Maxxi di Roma dalla presidente della Fondazione, Giovanna Melandri, insieme a Francesco Tullio Altan.
La mostra, curata da Anne Palopoli e Luca Raffaelli e che resterà aperta fino al 20 gennaio, offre l’occasione ai visitatori di ripercorrere il cammino di un artista anticonformista, eclettico, implacabile.
Tutti i personaggi di Altan, spiega l’Agenzia Dire (www.dire.it) trovano posto al Maxxi: dalla cagnolina Pimpa al metalmeccanico Cipputi, da Ugo e Luisa, l’uomo in poltrona e la donna seminuda, a Cristoforo Colombo, Kamillo Kromo, il Pettirosso Pippo, Trino. Sono proprio loro, riprodotti in forma extralarge, ad accogliere i visitatori, portandoli letteralmente dentro il mondo di Altan in un allestimento di grande impatto, coinvolgente e immersivo.
LA STRUTTURA DELLA MOSTRA
La mostra è organizzata in capitoli che abbracciano le fasi diverse della storia artistica di Altan. Si parte con ‘Altan prima di Altan’, ovvero dei grandi fogli di album in cui per anni, prima di pubblicare, l’artista si è esercitato cercando il suo stile; il secondo capitolo presenta Trino, il non onnipotente creatore del mondo pubblicato sulle pagine di Linus; una grande parete racconta la storia d’Italia attraverso le vignette con Cipputi, Ugo e Luisa; lo spazio centrale è dedicato alle storie a fumetti dove sono esposte 90 tavole originali di Macao, fumetto pubblicato sulle pagine della rivista Corto Maltese nel 1984; il percorso si chiude con Kamillo Kromo e soprattutto la mitica Pimpa, con disegni originali e giochi per bambini in uno spazio scenografico e interattivo.
“È una grande soddisfazione ospitare la mostra su Altan- ha detto Melandri – È un regalo poter omaggiare il lavoro di un artista originale, che da anni ci aiuta a decifrare i fenomeni profondi nei costumi e nella mentalità degli italiani, senza mai tirare fuori la rabbia”. “Sono davvero felice per questa mostra, quasi non ci credevo- ha aggiunto Altan- Posso soltanto ringraziare per questa opportunità”.