Melanoma, i fattori di rischio sono molteplici: dalla pelle chiara alle ustioni solari. Le donne tendono a sviluppare la malattia più sulle gambe
Il rischio di insorgenza del melanoma, è legato a fattori genetici, fenotipici, ambientali e alle combinazioni tra questi.
- Avere una storia familiare di melanoma accresce la probabilità di sviluppare la malattia: il 5–10% dei pazienti con diagnosi di melanoma ha un parente che ha avuto la stessa malattia.1 Una persona con un parente di primo grado (per es. madre, padre, fratello o sorella), a cui è stato diagnosticato questo tipo di tumore, presenta più del doppio delle probabilità di sviluppare la malattia rispetto a coloro che non hanno una storia familiare di melanoma.2,3
- Anche le persone con pelle chiara, sensibile ai raggi solari e tendente a scottature e/o con un numero di nei sulla pelle al di sopra della media, corrono un rischio maggiore di sviluppare il melanoma, specialmente coloro che si espongono frequentemente ai raggi solari e/o UV (includendo l’uso delle lampade solari).4,5,6,7 Le persone con pelle scura molto pigmentata presentano invece meno probabilità di sviluppare il melanoma.8
Il fototipo rappresenta l’insieme di alcune caratteristiche fisiche e la risposta ai raggi solari.
Fototipo 1: capelli biondo-rossi, occhi chiari, carnagione chiara con efelidi, estremamente sensibile al sole, si scotta sempre, non si abbronza mai.
Fototipo 2: capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara, spesso presenza di efelidi, sensibile al sole, cioè si scotta con facilità e si abbronza con difficoltà.
Fototipo 3: capelli castani, occhi marroni o chiari, carnagione moderatamente scura, può scottarsi, ma si abbronza.
Fototipo 4: capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra, si scotta di rado, si abbronza con facilità.
Fototipo 5: capelli neri, occhi scuri, carnagione bruno olivastra, si abbronza intensamente.
Fototipo 6: capelli neri, occhi neri, carnagione nera, non si scotta mai (africani).
Una volta identificato il proprio fototipo è più semplice adeguare i propri comportamenti per una corretta esposizione al sole, godendo dell’aria aperta e delle vacanze al mare o in montagna senza correre rischi.9
- Il più importante fattore di rischio ambientale è stato identificato nell’esposizione a raggi UV, in rapporto alle dosi assorbite, al tipo di esposizione (intermittente più che cronica) e all’età (a maggior rischio l’età infantile e adolescenziale), con rischio marcatamente maggiore nei casi di sussistenza e interazione di tutti questi fattori. L’esposizione ai raggi UV, che globalmente conferisce un rischio doppio di sviluppare un melanoma rispetto ai non esposti, aumenta marcatamente negli individui a fototipo chiaro. Ancora contraddittorio appare il ruolo protettivo delle creme a schermo solare, sia per il lungo follow-up necessario agli studi, sia per la tendenza ad aumentare l’esposizione solare in coloro che ne fanno uso. Tra le sorgenti di raggi UV legate allo sviluppo di melanoma devono essere ricordate le lampade solari; numerosi studi evidenziano un significativo aumento del rischio di melanoma nelle persone che fanno uso di lampade per l’abbronzatura ed il rischio è maggiore se l’esposizione avviene in giovane età. Questi dati supportano infatti le indicazioni dello IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) secondo cui fonti artificiali di raggi UV quali lampade e/o lettini per l’abbronzatura sono cancerogeni per l’uomo (soprattutto al di sotto dei 35 anni), pertanto tali esposizioni andrebbero evitate per ridurre il rischio di insorgenza del melanoma.10
- Un altro fattore di rischio è rappresentato dal numero di ustioni solari (danno acuto da esposizione a fonti naturali o artificiali di UV) e dalla quantità totale di esposizione agli UV nel corso della vita.10
Sebbene il melanoma metastatico sia relativamente raro, come spiega un vademecum AIOM può avere un effetto devastante sui pazienti e sulle loro famiglie, specialmente perché le persone colpite sono spesso in giovane età. Il 20% dei nuovi casi viene riscontrato in individui di età compresa tra 15 e 39 anni.5
Sebbene la malattia possa presentarsi in qualsiasi parte del corpo, gli uomini sembrano avere maggiori probabilità di svilupparla sul tronco (ovvero, petto o schiena), mentre le donne tendono a svilupparla maggiormente sulle gambe (Tabella 1).5-11
Tabella 1: Aree del corpo su cui il melanoma si sviluppa con maggiori probabilità.11
Aree del corpo | Aree con maggiori probabilità di sviluppo di melanoma per i maschi | Aree con maggiori probabilità di sviluppo di melanoma per le femmine |
Testa e collo | 22% | 14% |
Tronco | 38% | 17% |
Braccio | 17% | 21% |
Gamba | 15% | 42% |
Altro | 8% | 6% |
Bibliografia
- Bataille, V. & de Vries, E. Melanoma–Part 1: epidemiology, risk factors, and prevention. BMJ 337, a2249 (2008).
- Ford, D., et al. Risk of cutaneous melanoma associated with a family history of the disease. The International Melanoma Analysis Group (IMAGE). Int J Cancer 62, 377-381 (1995).
- Geller, A.C., et al. A randomized trial to improve early detection and prevention practices among siblings of melanoma patients. Cancer 107, 806-814 (2006).
- Gallagher, R.P., Lee, T.K., Bajdik, C.D. & Borugian, M. Ultraviolet radiation. Chronic Dis Can 29 Suppl 1, 51-68 (2010).
- Newton Bishop, J., et al. The prevention, diagnosis, referral and management of melanoma of the skin: concise guidelines. Royal College of Physicians 7, 1-12 (2007).