Virgo arma in più per la lotta alla contraffazione del made in Italy, attraverso la tracciabilità della tecnologia blockchain
Temera, PwC-PricewaterhouseCoopers, Var Group e Luxochain hanno unito le forze per creare Virgo, la prima soluzione integrata per tracciare la catena di valore e certificare l’autenticità dei beni di lusso, dalla fase di acquisizione delle materie prime sino ai passaggi di proprietà sul mercato second hand.
Il progetto presentato a Milano Fashion Global Summit è un altro tassello importante per combattere quella che è ormai una emergenza nazionale per il Made in Italy, sopratutto per quanto riguarda il lusso, e cioè la lotta alla contraffazione, attraverso la tracciabilità della tecnologia blockchain.
Virgo, che ha anche una versione per smartphone, ripensa lo storytelling del lusso e della moda, trasformando anche gli operatori di filiera in protagonisti e apre nuove prospettive di dialogo con i consumatori che potranno conoscere, non solo la provenienza dei capi, ma anche informazioni sulla materia prima utilizzata, sulla sostenibilità etica del lavoro e sull’impatto ambientale e sociale. Virgo diventa così uno strumento fondamentale per valorizzare l’impegno del brand e un vantaggio per la filiera intera.
“Grazie a Virgo siamo in grado di aumentare la fiducia del consumatore verso il brand, mettendo in chiaro tutti gli elementi di valore nel rispetto dei principi di trasparenza, di sostenibilità etica e ambientale, del benessere animale e della qualità delle materie prime e delle lavorazioni” afferma Arcangelo D’Onofrio, ceo di Temera.
“Siamo orgogliosi di aver creato questa nuova realtà. il sistema permette a qualsiasi acquirente di verificare con il proprio smartphone l’autenticità di ogni prodotto on-line, nel negozio fisico o nel second hand market, nonché di ricevere al momento dell’acquisto il corrispettivo certificato di autenticità e proprietà registrato in blockchain. Obiettivo di Virgo è tutelare la reputazione dei brand, creando impronte digitali per ogni prodotto” sono invece le parole di Davide Baldi, ceo di Luxochain.