Diverticoli di Zenker sono 2-3 volte più frequenti negli uomini rispetto alle donne. Attenzione ai sintomi come la difficoltà a deglutire il cibo
Sicuramente avrete sentito parlare di diverticoli. Sapete che ne esiste una variante specifica che prende il nome di “diverticoli di Zenker”? Sono 2-3 volte più frequenti negli uomini rispetto alle donne e si formano nell’esofago (diverticoli esofagei) con delle estroflessioni della mucosa. A spiegare meglio cause e soluzioni alla patologia è il Direttore dell’Endoscopia Digestiva e Interventistica dell’Ospedale Niguarda.
Diverticoli esofagei
All’inizio e alla fine dell’esofago, lo strato muscolare forma una zona di maggiore resistenza: è lo sfintere esofageo, rispettivamente superiore ed inferiore, che si rilascia nelle varie fasi del processo di deglutizione e di progressione del bolo alimentare. Se questo processo è disturbato possono aversi alterazioni di pressione all’interno del viscere esofageo a monte dello sfintere con conseguente fuoriuscita della mucosa esofagea attraverso quelle zone in cui la parete muscolare è meno resistente. Queste fuoriuscite formano questi diverticoli esofagei chiamati diverticoli di Zenker.
Diverticoli di Zenker: sintomi
Il diverticolo di Zenker provoca principalmente difficoltà più o meno pronunciate nella deglutizione del cibo (“boccone di traverso”), spesso accompagnate da tosse e possibilità di inalazione di quanto presente nel tratto esofageo, con broncopolmoniti recidivanti. Altri sintomi che riguardano questi diverticoli dell’esofago possono essere rigurgito, alitosi e difficoltà respiratorie.
Diverticolo di Zenker: diagnosi e trattamenti
La diagnosi per il diverticolo di Zenker deve essere sospettata sulla base dei sintomi. In genere la migliore metodica per diagnosticare il diverticolo quando se ne sospetti la presenza è l’indagine radiologica con contrasto (radiografia dell’esofago). Gli interventi chirurgici per il diverticolo di Zenker possono essere di due tipi. Gli interventi transorali si realizzano “dall’interno” attraverso un endoscopio rigido o con endoscopio flessibile in casi selezionati. Quest’ultima è una tecnica di recente introduzione ma che si sta diffondendo sempre di più. Gli interventi effettuati dall’esterno mediante un’incisione chirurgica a livello del collo sono condotti solo su casi selezionati.