CONTE STUDIA IL RITORNO DELLO SCUDO TESTO PD: “SERVE RESPONSABILITÀ DI TUTTI”
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte potrebbe allargare la riunione di domani mattina a Palazzo Chigi con ArcelorMittal non solo ai ministri interessati (Stefano Patuanelli, Nunzia Catalfo, Peppe Provenzano) ma anche ai rappresentanti dei partiti di maggioranza nel governo, inclusi Dario Franceschini e Luigi Di Maio. Una scelta, apprende l’agenzia Dire, che segnala il modo in cui il premier intende impostare il confronto con l’azienda franco-indiana, dopo la minaccia di lasciare il sito di Taranto. Per Conte non è ammissibile nessun cedimento sul piano della soluzione tecnica.
L’obiettivo sostanziale non ammette deroghe: gli stabilimenti non devono fermarsi, neppure parzialmente. Ad Arcelor chiederà il rispetto del contratto, fino in fondo. Se servirà ripristinare lo scudo penale, a quanto si apprende da fonti parlamentari il premier in queste ore, si sarebbe convinto della giustezza della soluzione espressa dal Pd relativa al ripristino di una forma di scudo penale.
A differenza degli emendamenti al dl fiscale presentati da altri partiti e che incidono solo sul caso dell’Ilva, i Democratici presenteranno una norma generale che vale per tutte le imprese che si cimentano nelle bonifiche industriali. Si tratta in ogni caso di un emendamento al dl fiscale, ma probabilmente meno invisa ai senatori dissidenti M5s che hanno provocato la cancellazione dello scudo penale nel dl salva imprese. In ogni caso il premier su questo è determinato a chiedere un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, nelle sedi politiche e in quelle istituzionali. Anche ricorrendo, cioè, al voto dell’aula.
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Per il momento si tratta tuttavia solo di ipotesi. E’ anche possibile che ArcelorMittal domani esponga una situazione che non è rimediabile con il solo ricorso alla tutela penale. Di fronte a un quadro che mette in discussione l’intero piano industriale sottoscritto contestualmente al contratto, allora si aprirebbero scenari ad oggi non prevedibili e rispetto ai quali lo scudo penale potrebbe essere ininfluente. Resta per Conte valida in ogni caso l’impostazione di fondo.
Il premier intende affrontare il caso Ex Ilva con la personale determinazione a non consentire la chiusura dello stabilimento, ma anche a responsabilizzazione le forze di maggioranza e i parlamentari tutti. “Ognuno si deve assumere una parte della responsabilità”, è il messaggio che indirizza ai partner di governo e alle opposizioni, perchè il futuro dell’acciaio italiano non è questione relegabile all’interno di confini politici.