Alvin Berisha, il bambino albanese residente in Lombardia, portato in Siria dalla madre e rimasto in un campo profughi torna in Italia salvato dalla Croce Rossa
“E’ in corso” l’operazione della Croce Rossa per riportare in Italia Alvin Berisha, il bambino albanese residente in Lombardia portato in Medio Oriente dalla madre combattente del gruppo Stato islamico: lo hanno riferito oggi all’agenzia Dire fonti dell’organizzazione. Il bambino si trovava nel campo profughi di Al Hol, in Siria.
Undici anni, residente a Barzago, in provincia di Lecco, nel 2014 era stato portato in Medio Oriente dalla madre, poi morta. A confermare il suo trasferimento oggi anche Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa e della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
“Stiamo riportando in Italia dal campo di Al Hol il piccolo A.” ha scritto il dirigente su Twitter. “E’ stato possibile grazie al ruolo cruciale della Mezzaluna Rossa siriana e di tutte le autorita’ coinvolte”. Rocca ha detto di “un passo importante” e ha aggiunto: “Se c’e’ volonta’ politica migliaia di bambini possono essere salvati“.
Secondo le informazioni disponibili, riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it) Alvin sara’ trasferito in aereo dalla capitale libanese Beirut. L’arrivo a Roma e’ previsto in giornata. L’operazione della Croce Rossa sarebbe stata possibile grazie a una sinergia con il ministero dell’Interno, la Farnesina e la presidenza del Consiglio italiana.
Il caso del piccolo Alvin Berisha, portato alla luce dalla trasmissione Le Iene, nei giorni scorsi ha visto il coinvolgimento anche del Pirellone, illuminato con la scritta “Free Alvin”.