Stipsi nei bambini: tra le regole d’oro degli esperti c’è quella di acquistare un vasino di plastica colorata con una forma divertente. Ecco tutti i rimedi
Di solito i bambini si scaricano spontaneamente ogni 1-2 giorni. Quando questo non avviene con regolarità, si parla di stitichezza (o con lo stesso significato di stipsi). In particolare si fa riferimento a questa condizione quando il piccolo va di corpo solamente una volta ogni 3-4 giorni. Abbiamo parlato dei rimedi per il bambino stitico con il pediatra.
La stitichezza nei bambini
La stipsi è un problema molto frequente specie dal 2°-3° anno di vita, conseguente di solito a “cattive abitudini”, come l’intestino “pigro”, dieta povera di fibre, di liquidi, ecc., per cui però non sono necessari esami specifici. Se non si interviene, spesso la stitichezza nei bambini tende a cronicizzare (stipsi cronica): il bambino trova difficoltà ad espellere feci dure e voluminose e spesso avverte dolore specie se si sono formate “ragadi”, quindi, per paura, rifiuta di scaricarsi.
Stipsi nei bambini, occhio al vasino
Spesso il problema della stipsi nei bambini si verifica quando si inizia l’utilizzo del vasino. Il momento per cominciare a togliere il pannolino al piccolo è molto variabile ed individuale. In genere non conviene anticipare troppo la seduta sul vasino, per evitare inutili attese e scarsi risultati. Infatti è il bambino stesso che fa capire quando avverte lo stimolo e quindi risulta utile attendere i 18-24 mesi di età, in alcuni casi si può anche anticipare il termine per iniziare a familiarizzare col vasino.
Anche la tolleranza tra i rimedi
Perché impari a prendere coscienza che bisogna scaricarsi al momento opportuno e nei luoghi giusti, il bambino deve essere educato senza subire, da parte dei genitori, eccessive pressioni ed imposizioni. Fuori casa, inoltre, bisogna essere più tolleranti perché può trovare maggiori difficoltà, sentirsi meno protetto, e non essere motivato ad avvisare in caso di stimolo. Insomma anche la pazienza dei genitori rientra tra i rimedi per la stipsi.
I rimedi per la stitichezza nei bambini
Tra le regole d’oro messe in evidenza dallo specialista quella di acquistare un vasino di plastica colorata con una forma divertente e invitare il bambino a sedersi sopra, soprattutto se riferisce che “gli scappa la pipì”, ma senza imposizioni. Anche la posizione giusta ha la sua importanza tra i rimedi per la stitichezza nei bambini. Per riuscire a spingere: il bambino deve sedere correttamente con i piedi ben appoggiati a terra, ginocchia più alte del sederino e gambe divaricate. Se utilizza il water, è necessaria una pedana di appoggio affinché possa comunque assumere la posizione più corretta senza gambe ciondolanti. Mangiare bene è fondamentale, per questo l’alimentazione deve essere ricca di fibre: non devono mancare cereali integrali, verdura, frutta e acqua (meglio evitare i succhi). Infine stimolare i bambini a muoversi perché il movimento fa bene anche all’intestino ed è tra i rimedi per la stitichezza più utili.
Encopresi: di cosa si tratta?
A volte, spiegano gli esperti dell’Ospedale Niguarda, ci può essere encopresi, cioè la frequente perdita parziale di feci che sporcano le mutandine: è un disturbo che presentano i bambini estremamente stitici, quando “non ce la fanno più” a trattenere completamente le feci e per cui ne fuoriesce una certa quantità. Non esiste un’unica terapia che risolva il problema della stipsi cronica, ma esistono diversi rimedi che devono essere applicati, da solo o associati, con pazienza e costanza perché diano risultati protratti nel tempo.