Stile di vita attivo e corretta alimentazione vincono i disturbi della menopausa. Parla Cristiano Rossitto, direttore dell’Uoc di Ginecologia e del Dipartimento di Medicina di genere del San Carlo di Nancy di Roma
La menopausa rappresenta un momento critico per molte donne perché sembra, per alcune, coincidere con la perdita della femminilità e calo della libido. A volte sembra non comparire alcun sintomo mentre in altri casi è fonte di numerosi problemi legati a una evidente sintomatologia. Ma come poter conciliare i cambiamenti ormonali tipici del periodo menopausale con una buona qualità della vita? Ci sono strategie che possono migliorare i disturbi della menopausa più fastidiosi e aiutare il tono dell’umore? A rispondere alle domande dell’agenzia Dire (www.dire.it) Cristiano Rossitto, direttore dell’Uoc di Ginecologia e del Dipartimento di Medicina di genere del San Carlo di Nancy di Roma.
– Cos’è e quando generalmente si entra in menopausa?
“Nella popolazione italiana generalmente la menopausa subentra tra i 45 e i 55 anni. Si parla in particolar modo di menopausa precoce quando questa avviene prima dei 40 anni mentre si definisce menopausa tardiva quando tale cambiamento si verifica dopo i 55 anni d’età. La menopausa comporta un cambiamento ormonale o meglio delle fluttuazioni di tipo ormonale in particolar modo degli estrogeni, con conseguente calo definitivo degli stessi quando la menopausa è conclamata. I sintomi correlati dunque possono essere più o meno evidenti sin dall’inizio oppure possono presentarsi molti anni prima della menopausa stessa”.
– Disturbi della menopausa: quali sono i sintomi più comuni?
“Sono naturalmente quelli maggiormente conosciuti e avvertiti dalla stragrande maggioranza delle donne che si trovano a dover fare i conti con disturbi della menopausa in questa fase dell’esistenza che è fonte di confronto. Mi riferisco alle vampate, alle sudorazioni notturne, ai disturbi del sonno, all’aumento di peso che si verifica in questa fase. Bisogna poi non dimenticare tutta una serie di disturbi della menopausa cui si associano anche i sintomi a medio e lungo termine legati anche al cambiamento metabolico delle mucose che determina una secchezza vulvare. Questi fattori coinvolgono poi anche la sfera genito-urinaria generando così problemi di incontinenza urinaria”.
– La menopausa può associarsi all’aumento di alcune patologie? E se sì, quali e perché?
“In questa particolare fase intervengono, come dicevamo, tutta una serie di modificazioni che sempre a lungo termine arrivano a coinvolgere anche altri apparati del corpo. Si registra così un aumento dell’incidenza delle patologie cardiovascolari, tanto che è importante sempre effettuare un’adeguata prevenzione ma anche una modifica del metabolismo osseo e questo è strettamente correlato al rischio di osteoporosi”.
– Corretti stili di vita ed una adeguata alimentazione possono contribuire positivamente?
“In generale una corretta alimentazione così come uno stile di vita attivo rappresenta o dovrebbe rappresentare il modello che tutti dovremmo perseguire per il raggiungimento del benessere psico-fisico individuale. In menopausa questo è ancora più importante proprio perché, attraverso l’alimentazione e una adeguata attività fisica, si riesce a contrastare molto meglio gli effetti negativi della menopausa. Una dieta ricca di antiossidanti riesce a contrastare l’attività dei radicali liberi che provocano l’invecchiamento di tutti i tessuti. Mentre l’attività fisica consente di contrastare gli effetti dll’osteoporosi e tonificando l’apparato muscolare, ‘vincere’ le problematiche connaturate all’osteoporosi stessa. Uno studio dell’Università della California ha evidenziato inoltre che l’attività motoria costante e la dieta equilibrata possono incidere positivamente sulla sintomatologia legata alla menopausa. E’ stato reso noto che in donne in sovrappeso i sintomi ‘classici’ della menopausa sono molto più evidenti rispetto a quelli sofferti dalle donne normopeso”.