Nucleoplastica col laser: una procedura che offre ottimi risultati per combattere le forme più fastidiose di mal di schiena dovute ad ernia del disco
Combattere le forme più fastidiose di mal di schiena dovute ad un’ernia del disco con una tecnica mini-invasiva. Oggi è possibile grazie alla nucleoplastica col laser, una procedura che offre ottimi risultati. Lo spiegano gli specialisti della Terapia del Dolore dell’Ospedale Niguarda.
L’ernia del disco
E’ una patologia vertebrale piuttosto comune causata dalla fuoriuscita del nucleo polposo dal disco intervertebrale, il cuscinetto di tessuto fibrocartilagineo che funziona da ammortizzatore tra le vertebre. Il fastidioso dolore è il risultato della compressione della radice del nervo da parte del nucleo polposo fuoriuscito. Questa patologia è tipica delle occupazioni sedentarie ed è favorita dall’inattività fisica. In più superati i trent’anni, l’anello esterno diventa sempre meno elastico, esponendosi alla rottura. Può bastare un movimento sbagliato (il sollevamento di un peso, soprattutto se ripetuto), oppure una postura non corretta, per far sì che l’anello fibroso si rompa e lasci filtrare la polpa del nucleo verso l’esterno.
La tecnica
La nucleoplastica rappresenta un valido trattamento per la risoluzione della sintomatologia dolorosa senza ricorrere al trattamento chirurgico. Mentre fino a pochi anni fa le uniche possibilità erano la terapia con i farmaci antinfiammatori e la chirurgia a cielo aperto, oggi, abbiamo a disposizione anche questa soluzione. Si tratta di una procedura mini-invasiva di decompressione, che grazie all’utilizzo di un laser, vaporizza l’ernia e blocca la produzione dei mediatori dell’infiammazione. La tecnica può essere utilizzata anche per le ernie a livello cervicale.
Il decorso dopo la nucleoplastica col laser
La procedura si realizza attraverso un catetere che viene inserito da un piccola incisione sulla schiena. L’energia necessaria al riscaldamento del tessuto viene somministrata con un sistema laser a bassa emissione che permette di evitare il sovra-riscaldamento dei tessuti attraverso brevi intervalli di tempo tra ciascuna pulsazione. In questo modo viene minimizzato il fastidio arrecato al paziente durante l’intervento. La procedura di discolisi col laser si realizza in anestesia locale, dura circa mezz’ora e la dimissione è in giornata. I pazienti, però, per venti giorni circa devono indossare un corsetto al fine di proteggere il disco decompresso prima che inizi il processo ripartivo.
Il paziente-tipo per la nucleoplastica
I candidati ideali per questa procedura di decompressione discale col laser sono generalmente persone giovani con una diagnosi di ernia del disco. In particolare quelli con un dolore, che non si attenua nonostante i trattamenti conservativi tradizionali, condotti per più di tre mesi.