Il fashion mobile shopping è sempre più in voga e piace ai Millennials che usano il proprio telefonino circa 150 volte al giorno. Ogni adulto lo fa invece in media ogni 22 minuti
Una recente indagine, pubblicata nel febbraio di quest’anno dalla società di consulenza McKinsey & Company intitolata ‘Now or Never’, fotografa con incredibile precisione il processo mentale di acquisto del consumatore odierno: “Il lasso di tempo tra la scoperta e l’acquisto è il punto più doloroso per i consumatori che si aspettano di vivere una sempre migliore esperienza di acquisto. Le aziende, da parte loro, stanno sempre di più focalizzandosi nel ridurre questo lasso di tempo attraverso il lancio di nuove tecnologie in grado di favorire una facile e veloce transizione dall’ispirazione all’acquisizione del bene desiderato”.
Allo stato attuale, i Millennials usano il proprio telefonino circa 150 volte al giorno e ogni adulto lo fa in media ogni 22 minuti. Questo significa, spiega l’Agenzia Dire Giovani (www.diregiovani.it), che anche il cosiddetto fashion mobile shopping sta diventando sempre più comune.
Quando si parla di digital commerce l’area Asia-Pacifico si posiziona al primo posto con un miliardo di utenti seguito da Stati Uniti (grazie ad Amazon) e dall’Europa in continua crescita seppur più lenta rispetto alle prime due. Per quanto riguarda il Bel Paese, la crescita è stata costante negli ultimi due anni e lo sarà ancora di più entro il 2023, ambito della moda incluso.
Andando nello specifico, i millennials si lasciano ispirare nei loro acquisti di abbigliamento e accessori per il 41% dai social media, VIPs, influencers, amici o tv mentre solo il 20% dai commessi nei negozi. Ciò ha creato un necessario cambiamento a livello di marketing strategico ora pensato e strutturato attorno al concetto di ‘velocità o rapidità’ per l’ottenimento del bene desiderato.
Di fatto, le case di moda si stanno focalizzando su come ridurre la frustrazione del consumatore, che una volta attratto da un capo di abbigliamento o accessorio visto nei social, lo vuole acquistare immediatamente attraverso il proprio smartphone, senza investire troppo tempo su internet alla ricerca del brand e del capo specifico.
Non a caso le conversioni di vendite attuali su desktop si aggirano intorno al 3.2% mentre quelle che avvengono attraverso l’uso del telefonino sono allo 0.9%.
Le cause risiedono principalmente in:
• Schermo troppo piccolo rispetto al pc che non fa capire bene il prodotto al punto da volerlo acquistare
• Metodo di pagamento difficoltoso e con troppi passaggi prima di essere finalizzato
Un’ulteriore ricerca condotta da Casaleggio e Associati, sempre quest’anno, conferma come in Italia i consumatori reputino difficoltoso l’acquisto on-line.
Soluzioni o idee per incrementare le vendite fashion-on line:
1. Mettere gli influencers nelle condizioni di poter condividere con i propri followers i link dei prodotti indossati direttamente dalle foto che postano, senza dover chiudere le applicazioni. Insomma, ispirazione e acquisto in un solo click.
2. Ricerca visuale: i consumatori possono direttamente fare uno screenshot di magliette, pantaloni, accessori di loro interesse e immediatamente trovare i prodotti (o simili) direttamente su Internet utilizzando lo smartphone. Esempi già esistenti sono:
• SnapTech (Regno Unito)
• Syte.ai (Israele)
• VisenzeAI (Singapore)
Un caso di successo è ASOS che oltre a fornire una navigazione facile, ha recentemente lanciato un’applicazione che permette agli utenti di acquistare all’istante il bene desiderato e pagare in un secondo momento. Tale vantaggio il cliente lo ha solamente se l’acquisto viene fatto attraverso l’applicazione scaricata sul telefonino. Questo ha permesso all’azienda di incrementare le visite sul suo sito e acquisire nuovi clienti.