Non è vero che le uova fanno male al fegato: la falsa credenza nasce dalla cattiva interpretazione della proprietà che il tuorlo ha di far contrarre la cistifellea
C’è una cortina fatta di credenze, falsi miti, leggende metropolitane che aleggia intorno al tema nutrizione. Convinzioni che a furia di essere ripetute finiscono per essere condivise da molti di noi. Una delle più radicate riguarda le uova. E’ vero che fanno male al fegato? Abbiamo voluto rompere quel guscio per vederci chiaro. Risponde alla domanda la dietista dell’Ospedale Niguarda.
E’ davvero così, le uova fanno male al nostro fegato?
Assolutamente no. Si tratta di una falsa credenza che nasce da un’evidenza male interpretata. Legata alla proprietà che il tuorlo d’uovo ha di far contrarre la cistifellea. Questo effetto in persone affette da calcoli può favorire l’insorgenza di una colica. Ma è solo in questi casi che le uova andrebbero evitate o almeno consumate senza tuorlo. Per gli altri via libera al consumo, non dimentichiamoci che le proteine contenute nelle uova sono quelle a più alto valore biologico.
Contengono però molto colesterolo?
La parte dove si concentra è il tuorlo. Ma le ultime evidenze segnalano che il colesterolo assunto direttamente dagli alimenti non influenza più di tanto la nostra colesterolemia. Ben più pericolosi sono i grassi saturi contenuti in altri tipi di alimenti. Certo, come per tutti i cibi ci vuole moderazione. La razione media che si consiglia è quella di due uova alla settimana. Non sono tante, è una raccomandazione per difetto, perché spesso le uova sono il costituente base di molte preparazioni industriali, come quelle dolciarie, così spesso se ne consuma una quota consistente in maniera inconsapevole.
C’è una cottura da preferire?
Le più digeribili sono alla coque e in camicia. Da moderare il consumo di frittate in cui generalmente alle uova si aggiunge una componente grassa per la cottura.