Archiviazione per il leader della Lega Matteo Salvini in merito alla vicenda Alan Kurdi della ong Sea Eye. L’ex ministro: “Bene, un Tribunale finalmente riconosce che bloccare gli sbarchi non autorizzati di immigrati non è reato”
Accogliendo la richiesta della Procura di Roma il tribunale dei Ministri ha archiviato l’indagine che vedeva indagato l’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, per abuso d’ufficio e rifiuti di atti di ufficio in relazione alla vicenda Alan Kurdi della ong Sea Eye del 3 aprile 2019.
Anche la posizione del prefetto Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Viminale, e’ stata archiviata come riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it). La nave Alan Kurdi della Ong tedesca aveva soccorso 64 migranti che si trovavano a bordo di un gommone al largo della Libia.
“Bene, un Tribunale finalmente riconosce che bloccare gli sbarchi non autorizzati di immigrati non è reato! Sono curioso di vedere a questo punto cosa decideranno le altre Procure, e una volta tornato al governo rifarò esattamente le stesse cose”. Questo il commento dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Se la vicenda Alan Kurdi si chiude, quella relativa al caso Cucchi resta invece aperta per Salvini. “Ora basta. Lo devo a Stefano, a mio padre ma soprattutto a mia madre. Questo signore deve smetterla di fare spettacolo sulla nostra pelle”. Con queste parole Ilaria Cucchi annuncia ufficialmente su Facebook di aver depositato alla Procura della Repubblica la querela contro il leader del Carroccio, il quale, commentando la sentenza di condanna contro i carabinieri accusati di aver pestato Stefano Cucchi causandone la morte, aveva affermato che “la droga fa male”.