Insegnamento della Storia: l’Italia, alla riunione dei ministri dell’Istruzione dell’UE, si è detta favorevole alla costituzione di un Osservatorio europeo
L’Italia è favorevole alla costituzione di un Osservatorio europeo sull’insegnamento della Storia. A dare l’annuncio è la Sottosegretaria all’Istruzione, Università e Ricerca, Lucia Azzolina, che ha partecipato, a Parigi, alla Riunione dei Ministri Ue dell’Istruzione degli Stati aderenti alla Convenzione Culturale Europea del Consiglio d’Europa, siglata nel 1954 con lo scopo di promuovere lo sviluppo di una reciproca comprensione tra i popoli europei e un reciproco apprezzamento delle diversità culturali.
“Lo studio della Storia ha un ruolo fondamentale nella formazione di una coscienza collettiva e per una pacifica convivenza fra le Nazioni – sottolinea Azzolina -. Per questo il nostro Paese guarda con interesse alla costituzione di questo Osservatorio che dovrà stimolare il dibattito sulle metodologie didattiche, favorire lo scambio di buone pratiche, fornire un contributo per la costituzione di una ricerca storica e lo sviluppo di una coscienza comune europea”.
“Proprio in questi giorni – prosegue la Sottosegretaria – con la circolare sugli Esami di Stato della Scuola secondaria di secondo grado, il nostro Paese è tornato a porre l’accento sull’importanza della Storia. Disciplina centrale perché attraverso lo studio del passato è possibile comprendere il presente, la realtà che ci circonda, sentirsi parte di un destino comune. Sapere da dove veniamo, quali avvenimenti, anche tragici, hanno caratterizzato il percorso che ci ha portati fino ai nostri giorni consente a ciascuno di noi di esercitare il pensiero critico, di leggere con consapevolezza gli eventi, di operare per un presente e un futuro migliori, in cui non si ripetano gli errori del passato. È un messaggio che vogliamo trasmettere con forza ai nostri ragazzi”.
Oltre alla sessione sulla Storia, che torna nel prossimo esame di Maturità, l’incontro dei Ministri a Parigi ha previsto anche una sessione di confronto sull’educazione digitale. Il rafforzamento della formazione iniziale e continua dei docenti su questi temi, lo scambio di buone pratiche anche in ambito europeo, la promozione dell’utilizzo delle tecnologie in classe anche per sostenere al meglio gli studenti con bisogni educativi speciali, il potenziamento delle competenze digitali degli studenti sono gli obiettivi di lavoro prioritari individuati a Parigi.