Via libera al consumo di legumi per chi ha la glicemia alta: possono anche essere una buona fonte di proteine di origine vegetale
Se siete tra quelli che li vedono solo come un saporito contorno, vi sbagliate di grosso, perché i legumi possono essere una buona fonte di proteine di origine vegetale. Fatene la vostra portata principale del pasto con maggiore frequenza, anche la vostra glicemia vi ringrazierà. A spiegarlo è il diabetologo dell’Ospedale Niguarda.
Via libera a questi cibi per chi ha la glicemia alta?
Sicuramente, i legumi fanno parte degli alimenti con basso indice glicemico, rientrano cioè fra quegli alimenti che provocano innalzamenti molto contenuti della glicemia e che quindi possono essere consumati abbastanza liberamente anche in presenza di diabete.
Per quali altre virtù si contraddistinguono?
I legumi fanno in modo che i carboidrati, assunti per esempio con la pasta o il riso, siano assorbiti lentamente e gradualmente, evitando così che gli zuccheri che ne derivano si riversino nel sangue troppo rapidamente causando brusche impennate della glicemia subito dopo il pasto.
Perché questa azione è così importante?
Questo effetto di “contenimento” sulla glicemia è particolarmente importante perché proprio i picchi iperglicemici ripetuti possono condurre allo sviluppo di complicanze vascolari e circolatorie in particolar modo nel diabete di tipo 2, quello che si sviluppa per stili di vita poco salutari. Inoltre, per la loro capacità di favorire la stabilità della glicemia i legumi aiutano a prevenire anche le crisi ipoglicemiche, ovvero l’eccessivo abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue tra un pasto e l’altro.
Modalità di consumo?
Secondo le indicazioni della Società Italiana di Diabetologia è opportuno consumare questi cibi almeno tre volte la settimana. La grande varietà di legumi esistente, i tanti modi di cucinarli e le innumerevoli possibilità di abbinamenti tengono lontano il rischio di una dieta monotona.
Altri 3 consigli utili per contrastare il diabete?
Consumare 5 porzioni al giorno tra ortaggi e frutta, variando; preferire pane e pasta integrale, in virtù del maggior apporto di fibre che aiuta a rallentare l’assorbimento degli zuccheri. Non va dimenticato, poi, che l’esercizio fisico è parte integrante del piano di trattamento del diabete, per questo bisogna prevedere almeno 30 minuti di camminata al giorno (o un’altra forma di esercizio fisico) per un totale di circa tre ore di movimento la settimana.