A Firenze due giornate di studio su Adorno


Le parole di Adorno: a cinquant’anni dalla morte del pensatore tedesco Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Firenze promuovono due giornate di studio

Le parole di Adorno: a cinquant'anni dalla morte del pensatore tedesco Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Firenze promuovono due giornate di studio

Quali parole possono oggi riassumere l’eredità che Theodor Wiesengrund Adorno ha consegnato alla filosofia, alla teoria dell’arte e alla musica? A cinquant’anni dalla sua scomparsa sabato 7 e 14 dicembre Accademia di Belle Arti e Conservatorio L. Cherubini di Firenze promuovono Le Parole di Adorno. Filosofia, musica e pittura, due giornate di studio dedicate al filosofo tedesco, padre della Scuola di Francoforte, con lo scopo di stimolare il pubblico a confrontarsi con una riflessione centrale nella elaborazione della teoria di un’arte d’Avanguardia

A partecipare all’iniziativa, organizzata e coordinata da Luca Farulli – docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Firenze – sono stati invitati eminenti specialisti del pensiero di Adorno, provenienti da istituzioni universitarie italiane e tedesche. Ciascuno di essi ha proposto una parola chiave, nucleo costitutivo di un lessico utile a entrare nel vivo del pensiero adorniano e nel suo ingranaggio mentale; da qui la scelta del titolo Le parole di Adorno. Forma, origine, catarsi, kitsch, sono solo alcune delle categorie prese in esame nel corso delle due giornate, le quali insieme a un’esposizione di pittura e all’esecuzione di musiche composte dallo stesso Adorno, restituiranno il ritratto di un intellettuale poliedrico e impegnato su fronti del sapere solo apparentemente diversi e lontani fra loro.

L’iniziativa prenderà il via sabato 7 dicembre nella Sala del Cenacolo dell’Accademia di Belle Arti, dove dalle ore 10 alle 13 si avvicenderanno gli interventi di Fabrizio Desideri (Università di Firenze) sulla Forma, Ubaldo Fadini (Università di Firenze) su Le parole dell’Antropologia, Markus Ophälders (Università di Verona) sulla Filosofia della musica e Luca Viglialoro (Accademia di Belle Arti di Essen) sulla parola Origine. Introduzione musicale a cura di Rebecca R. Farulli.

“Le Parole di Adorno. Filosofia, musica e pittura” prosegue e si conclude sabato 14 dicembre con una sessione mattutina all’Accademia di Belle Arti (Sala del Cenacolo, ore 11-13) e un pomeriggio in musica al Conservatorio Cherubini (Sala del Buonumore, ore 14.30). Nella sessione mattutina interverranno: Giovanni Matteucci (Università di Bologna) con una riflessione sulla parola Materiale, Gianluca Garelli (Università di Firenze) con Catarsi, Federico Vercellone (Università di Torino) con Kitsch e Luca Farulli (Accademia di Belle Arti di Firenze) con Sfrangiamento delle arti. Nel pomeriggio (ore 14.30) una lezione-concerto ospitata nella Sala Buonumore del Conservatorio su alcuni brani composti da Adorno concluderà ufficialmente i lavori. La lezione-concerto è a cura di Maurizio Biondi, con musiche eseguite al pianoforte da Anna Farkas.

Le giornate di studio sono aperte al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Collaterale alle due giornate è un’esposizione di un gruppo di studenti di Pittura dell’Accademia di Belle Arti, curata da Riccardo Righini. Tredici opere che tra figurazione e astrazione traducono su tela e su carta le suggestioni ricavate dalla lettura di alcuni testi di Adorno e dallo studio delle tecniche pittoriche degli artisti Emilio Vedova e Toti Scialoja. L’esposizione si svolgerà dal 7 al 20 dicembre presso il Conservatorio L. Cherubini, la libreria My Accademia (Via Ricasoli, 105r) e l’Accademia di Belle Arti. Inaugurazione sabato 7 dicembre.