Nascono sette nuovi musei autonomi. Confermati le Gallerie dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico dell’Appia Antica e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Il Mibact istituisce anche dieci nuove soprintendenze
Nascono sette nuovi musei autonomi introdotti dalla riorganizzazione del Mibact, approvata dal Consiglio dei Ministri e presentata dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. Vengono istituiti così i seguenti musei autonomi:
- il museo del Vittoriano e Palazzo Venezia;
- la Pinacoteca Nazionale di Bologna;
- Museo Nazionale d’Abbruzzo;
- Museo Archeologico Nazionale di Cagliari;
- Palazzo Reale di Napoli;
- Museo Nazionale di Matera;
- Parco Archeologico di Sibari
“L’autonomia funziona – ha dichiarato il Ministro Franceschini – e in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori, ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica. I dati parlano chiaro: l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano”.
Il nuovo regolamento del MiBACT, inoltre, conferma l’autonomia per le Gallerie dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico dell’Appia Antica e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
I nuovi musei autonomi sono stati scelti in base alla rilevanza dei luoghi e delle collezioni, alle potenzialità di sviluppo, alla distribuzione geografica, agli elementi storico artistici, alla sostenibilità economica, agli impatti sociali sulle comunità.
Le nuove soprintendenze
Il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha presentato anche il nuovo regolamento del ministero con cui vengono istituite dieci nuove soprintendenze.
“È un atto che potenzia l’intera rete della tutela del patrimonio culturale sul territorio nazionale – ha dichiarato il Ministro Franceschini – in base al quale l’articolazione periferica del MiBACT viene rafforzata riequilibrando il rapporto tra centro e periferia a favore della seconda e aumentando le strutture e i presidii territoriali in base a parametri demografici e a dati oggettivi in modo da garantire un servizio efficace ed efficiente”.
Nascono così le soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio di:
- Rieti e Viterbo e per l’Etruria meridionale;
- Cosenza;
- Pavia, Monza e Brianza;
- Imperia e Savona;
- Ascoli Piceno, Fermo e Macerata;
- L’Aquila e Teramo;
la soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo di Taranto, con competenza anche territoriale sulla città e la sua provincia;
le soprintendenze archivistiche e bibliografiche di:
- Umbria;
- Basilicata;
- Campania.