Nella manovra stangata sui giochi: aumenta al 20% il prelievo sulle vincite alle VLT oltre i 200 euro, ecco tutte le altre novità
Un taglio al numero delle concessioni di gioco da mettere a gara il prossimo anno (aumentando il costo per ciascuna concessione), stop alla distribuzione dei punti gioco da affidare al MEF, aumento del preu sulle slot al 23,85% dal 2020 (poi salirà al 24% nel 2021) e la diminuzione del payout al 65%, ritocco del preu anche per le videolotteries (all’8,5% nel 2020 e all’8,6% dal 2021) con il payout all’83%. La tassa sulla fortuna, spiega Agipronews, passa al 20% per le vincite oltre i 200 euro alle VLT e, da marzo 2020, sarà applicata al 20% sulle vincite oltre i 500 euro per Win for life, Win for life Gold, SiVinceTutto e Gratta e Vinci: sono le nuove norme sui giochi approvate dalla Commissione Bilancio del Senato nel corso dell’esame della manovra, pronta ad approdare in Aula a Palazzo Madama. Solo dall’aumento del prelievo sugli apparecchi lo Stato conta di incassare 631 milioni di euro, mentre 472,7 milioni arriverebbero dall’aumento della tassa sulla fortuna, per un totale di 1,1 miliardi.
GARE GIOCHI – La Commissione Bilancio ha approvato una riformulazione dell’emendamento presentato da Giovanni Endrizzi (M5S) che prevede, come riferisce Agipronews, di ridurre da 250mila a 200mila il numero delle slot e aumentare la base d’asta a 1.800 euro e ridurre da 58mila a 50mila le VLT e aumentare la base d’asta da 15.500 a 18mila euro; ridurre da 2.800 a 2.500 il numero delle sale, prevedendo un aumento da 30mila a 35mila euro per la base d’asta; ridurre da 50 a 40 il numero dei diritti per la raccolta di gioco da remoto, per i quali la base d’asta passerebbe da 2 a 2,5 milioni di euro. Restano confermati, invece, i 35mila diritti per l’esercizio di punti vendita presso bar e tabacchi, in cui poter collocare le slot (base d’asta non inferiore a 11.000 euro per ogni punto di vendita, con un’offerta minima di 100 diritti). Cancellate le norme che affidavano al MEF la distribuzione dei punti gioco sul territorio.
UTILIZZO DATI – L’utilizzo e l’analisi dei dati registrati e trasmessi da slot e vlt «sono riservati al Ministero della Salute e all’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco patologico, all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (per le finalità di pubblicazione dei report sul proprio sito e documentazione richiesta da governo organi parlamentari), oltre che alle forze dell’ordine e ai soggetti istituzionali preposti per i compiti di controllo e verifica degli adempimenti concessori ed esigenze di prevenzione e repressione del gioco illegale».
AUMENTO PREU – Dal 1° gennaio 2020, il prelievo erariale sulle slot , come riferisce Agipronews, sarà fissato al 23,85% e salirà al 24% dal 1° gennaio 2021, una norma che porterà nelle casse dello Stato 495,8 milioni di euro, cifra che salirà a 510,3 milioni a partire dal 2021. Per le Videolotteries (VLT), il preu sarà pari all’8,5% nel prossimo anno e salirà all’8,6% dal 2021: arriveranno 135,4 milioni nel 2020, che saliranno a 141,1 milioni a partire dal 2021. Quindi, dalle nuove tasse sugli apparecchi lo Stato prevede di incassare 631,2 milioni nel 2020 e 651,4 milioni dal 2021. Dal 2020 verrà rimodulato anche il payout – la percentuale delle somme giocate destinata alle vincite – che sarà fissato al 65% per le slot e all’83% per le VLT.
TASSA SULLA FORTUNA – Cambia anche la tassa sulla fortuna: dal 15 gennaio 2020, per le VLT «è fissata nel 20% per la quota delle vincite eccedenti il valore di 200 euro».: il maggior gettito, illustra Agipronews, sarebbe pari a 355,7 milioni, mentre dal 2021 i maggiori introiti sono stimati in 362 milioni. Dal 1° marzo 2020, invece, si pagherà il 20% sulla parte di vincita che supera i 500 euro per Win for life, Win for life Gold, SiVinceTutto e per le lotterie nazionali ad estrazione istantanea: il maggior gettito stimato è di 44 milioni. In totale, dall’aumento della tassa sulla fortuna l’incremento di gettito sarebbe pari a 472,7 milioni nel 2020 e 487 milioni dal 2021.